"Abbiamo letto con interesse le dichiarazioni di Fabrizio Lotito. Finalmente nero su bianco ciò che pensavamo da tempo e che abbiamo in tutti i modi cercato di denunciare: non basta prendere i pesci piccoli, se i pesci grossi continuano indisturbati a fare il proprio lavoro. Il problema va, dunque, estirpato alla radice": così Alessandro Sciretti, capogruppo della Lega in sesta circoscrizione, zona particolarmente interessata dal fenomeno della mafia nigeriana.
"I blitz sul territorio - prosegue Sciretti - possono essere utili, ma solo fino ad un certo punto perché, come conferma Lotito, gli spacciatori arrestati vengono rapidamente rimpiazzati da altri connazionali in arrivo. La mafia nigeriana è senza dubbio ben organizzata e va a tutti i costi smantellata. Di certo, l'immigrazione incontrollata è stata per anni una manna dal cielo per trafficanti di droga e mafiosi e chi è arrivato nel nostro Paese dalla Nigeria lo ha fatto con un destino già scritto, che lo ha portato inevitabilmente sulla strada della delinquenza e della criminalità".
"Solo quando la mafia nigeriana sarà messa alle strette e resa incapace di operare sul nostro territorio - conclude Sciretti - si potrà arrivare a parlare non solo di sicurezza, ma anche di una possibile integrazione. Fino a quel momento, nigeriani e nigeriane che continueranno ad arrivare in Italia, proprio perché sottomessi dalla mafia del proprio paese d’origine, finiranno per forza di cose a spacciare o prostituirsi".