Prima della sigaretta elettronica tutti i fumatori consumavano tabacco, nelle varie tipologie di utilizzo. Ancor oggi sono tanti i fumatori di tabacco.
Si è visto negli ultimi tempi una inversione di scelta del fumatore nell’acquisto, piuttosto del tabacco sfuso che delle famigerate e classiche sigarette: scelta commerciale dettata anche e soprattutto dal prezzo sempre più in rialzo delle sigarette.
Con l’introduzione nel mercato delle sigarette elettroniche oppure e-cig, il concetto “evergreen” si fa sempre più importante.
Il concetto di evergreen parte del presupposto del rispetto della natura anche e soprattutto in ambito sociale.
Per esempio: fumare tabacco in un ambiente dove ci sono altre persone non è per niente green.
D’altronde respirare fumo passivo provoca danni ed è veramente fastidioso per chi non fuma.
Trovare e condividere mozziconi di sigarette per le strade, sulla sabbia e quindi sulle spiagge, mentre si è in vacanza, non fa parte di una visione green della vita.
Non sono rare ormai le ricerche sul tema delle sigarette elettroniche: della loro pericolosità si segnala uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Report” del gruppo Nature, in cui si dimostra l’assenza di danni a carico delle vie aeree e dei polmoni in utilizzatori che hanno fatto uso regolare e protratto di prodotti da svapo fino a quattro anni consecutivi.
Ma le e-cig fanno male o sono innocue?
Vi racconto la mia esperienza.
Mi considero ormai un ex fumatore anche se ho smesso da circa solo cinque mesi di fumare.
Sono innanzitutto veramente felice di non fumare più tabacco perché è sparita finalmente, quella fastidiosa tosse che non passava più e soprattutto per l'immediato miglioramento dello stile di vita e della consapevolezza della riduzione del rischio delle gravi patologie provocate dal fumo.
Tuttavia, non vi nascondo che vorrei dimenticare le sigarette ma spesso provo ancora il desiderio di fumare e per fortuna, al momento fumando con la sigaretta elettronica, non mi risulta difficile evitare.
E’ opportuno considerare però che dopo 3 mesi dall'ultima sigaretta fumata, quelle vie nervose che sostengono la dipendenza da fumo hanno ormai superato la fase dell'astinenza fisica; sono andate incontro a quello che gli esperti del tabagismo chiamano neuro-riadattamento.
Pertanto non c’è da temere che la mancanza delle sigarette possa diventare fonte di tensione, ansia e paure e se pur lo fosse qui si gioca la partita.
Tuttavia, può essere normale avvertire un certo "vuoto" o "nostalgia" o lieve desiderio per una sigaretta.
L'errore fatale potrebbe essere quello di pensare che accenderla (anche solo per la curiosità di provare "che effetto fa?”) non comporti alcuna conseguenza. In questa fase, invece, accendere una sigaretta potrebbe segnare l'inizio per ricominciare a fumare come prima.
Ecco come allora non rinunciare al gusto di una sigaretta sostituendola con quella elettronica, assaporando magari anche flagranze di tabacco diverso.
Ormai i liquidi aromatizzati per fumare con la sigaretta elettronica vedono una scelta sempre più ampia per il consumatore.
D’altronde il vapore della sigaretta elettronica fa meno male della sigaretta con tabacco, dei sigari e della pipa: espone i polmoni a rischi più limitati perché non immette nelle vie respiratorie catrame ed altri gas tossici contenuti nella classica sigaretta.
Inoltre, i dati raccolti in 14 anni di ricerca hanno dimostrato che la sigaretta elettronica, statisticamente, può essere considerata un valido aiuto per smettere di fumare.
La ricerca di Shu Hong Zhu e colleghi, pubblicata sul British Medical Journal, ha visto che statisticamente chi impiega la sigaretta elettronica ha più possibilità di smettere di fumare.
Chi prova a smettere di fumare adottando la sigaretta elettronica ha una percentuale di riuscita del 65%. Senza l’adozione della sigaretta elettronica, le possibilità di successo scendono al 40%.
In ogni caso si segnala Il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) – 800 554 088 che si muove in un’ottica di promozione e prevenzione della salute utilizzando le tecniche di counselling per facilitare l’adozione di stili di vita sani e l’utilizzo di risorse della comunità in favore della salute.
In particolare si occupa di prevenzione primaria, per la capacità di fornire un’informazione capillare a tutta la popolazione; secondaria, per la fruizione da parte di persone che hanno o rischiano di avere problemi legati al Fumo; terziaria come punto di riferimento per informazioni o sostegno a chi si trova in fase di cessazione o a chi è a rischio di ricaduta.
La sigaretta elettronica, spesso abbreviata dall’inglese e-cig, consente di inalare vapore (in genere aromatizzato) contenente una quantità variabile di nicotina.
Esistono anche liquidi di ricarica per e-cig privi di nicotina per abbassare ulteriormente i rischi legati alla pratica del fumo.
Esistono molti modelli di e-cig in commercio.
Tutti funzionano con batterie ricaricabili dalla differente durata. Per avere informazioni su prezzi e modelli vi invito a visitare la pagina smooke.com dedicata alla sigaretta elettronica.