Si chiude con circa 220 mila passaggi l'edizione 2018 di Terra Madre Salone del Gusto. Una cifra in linea a 4 anni fa, quando la manifestazione si svolgeva sempre al Lingotto, prima della parentesi nel 2016 al Parco del Valentino. A tracciare un bilancio, durante la conferenza stampa di chiusura, il direttore di Slow Food Italia Daniele Buttignol.
"Alle persone - ha aggiunto Buttignol - è necessario dare strumenti affinché facciano scelte consapevoli in campo alimentare, sappiano la differenza tra cibo e cibo". "Ventidue anni fa quando abbiamo iniziato questa avventura - ha proseguito Carlin Petrini - non era pensabile quello che si è realizzato, che da tutto il mondo convergessero su Torino migliaia di rappresentanti delle comunità del cibo, che nei loro paesi hanno un ruolo strategico e politico".
"Chiediamo a tutta politica del mondo - ha continuato il fondatore di Slow Food - di fermarsi perché stiamo arrivando verso un baratro o punto di non ritorno, che ci rende responsabile dell'ingiustizia intergenerazionale che noi continuiamo a perpetrare contro l'interesse dei nostri figli e nipoti". "Il cambiamento climatico è il risultato della nostra responsabilità collettiva. L'economia del futuro deve rispettare l'ambiente", ha concluso Petrini.
"Ciascuno di noi - ha aggiunto il sindaco Chiara Appendino - con le sue abitudini di tutti i giorni può incidere sull'ambiente". "I dati sono positivi - ha proseguito la prima cittadina - come ogni edizione ci metteremo a tavolino con Slow Food e valuteremo cosa ha funzionato e cosa no, per poi decidere il da farsi".