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torinoggi.it | 30 settembre 2018, 08:30

I Centri Asociali: la musica come portavoce pacifico e non violento

In questo periodo sono impegnati nel progetto “A Casa con gli Asociali”, in collaborazione con l’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario Onlus

I Centri Asociali: la musica come portavoce pacifico e non violento

I Centri Asociali sono un gruppo nato nel 2014 da Francesco Allegra, Luca Costanzo e Stefano Donges. Tutti e tre ex compagni di liceo che, fino a quel momento, coltivavano la propria asocialità scrivendo musica per conto proprio. Nel 2017 presentano l’album di esordio “Centri Asociali”, realizzando un sogno che avevano fin da piccoli. Definiscono i loro testi avanguardisti e propugnatori di diritti civili perché pensano che la musica possa essere un mezzo, un portavoce importante, pacifico e non-violento. In questo periodo sono impegnati nel progetto A Casa con gli Asociali”, in collaborazione con l’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario ONLUS. Lo scopo del progetto è avvicinare i ragazzi alla musica attraverso degli incontri musicali, di conoscenza, di fratellanza, di gruppo, di divertimento in cui tantissimi ragazzi, sconosciuti tra loro. I ragazzi potranno suonare, comporre, proporre la loro idea di musica, un loro brano o molto semplicemente un accordo e i Centri Asociali saranno lì per supportarli e fare musica.

Siete i “Centri Asociali” e vi definite asociali, in realtà sembrate degli “asociali sociali” sbaglio?
Bel scioglilingua, sì effettivamente è così ed è un bel gioco di parole. Ma il nostro nome al completo è Centri Asociali, due parole per noi assai significative. Vogliamo essere un punto di riferimento per tutte quelle persone che per un motivo o per un altro sono da sole, abbandonate o molto semplicemente asociali.

La vostra musica risulta come un mix tra i generi più disparati, come mai?
Siamo dei cosmopoliti ahah. Amiamo la musica a 360° e abbiamo la fortuna di avere nella band ragazzi che hanno suonato diversi generi musicali nel loro percorso musicale, come ad esempio i fiati (Fabio, Vincenzo e Francesco) i quali nascono in culture folkloristiche e bandistiche. Diciamo che a rappresentarci non è un genere, ma la Musica.

Come nasce un vostro brano?

Come nasce un nostro brano? Bella domanda, anche in questo caso non abbiamo un vero leader ma cerchiamo sempre di trovare un compromesso tra noi. Certamente però dobbiamo menzionare Luca, il cantante e tastierista del gruppo, che riesce a scrivere magnifici testi da semplici situazioni di vita quotidiana. Ad esempio una volta si trovò di fronte un uomo con un brick di vino in una mano e nell’altra un fumetto di topolino: nacque così Topolino.

Nel 2017 avete pubblicato il vostro primo disco, raccontateci come è nato.
Trascinando un pianoforte, quello in copertina, dal 4° piano e rompendo uno scalino di marmo ahah. È un sogno che si realizza. Quanti hanno sempre sognato di avere una propria canzone nelle cuffiette dell’mp3?! Noi siamo tra quelli. Dopo anni di prove, concerti e tanti brani composti, abbiamo capito che era il momento di metterci alla prova con un album, anche se la pazzia è stata decisa dopo un concerto...con qualche bicchierino di troppo ahah.

I vostri testi sono anche politici, che funzione ha la musica per voi?
Non li definiamo davvero politici ma avanguardisti e propugnatori di diritti civili. Più che altro vogliono far riflettere chi ci ascolta. Come chi scrive le canzoni d’amore alla propria ex, noi raccontiamo le attuali situazioni sociali, come con la canzone “Vento della rivolta”, dedicata al popolo Kurdo. Non ci fermiamo ai giorni nostri, cerchiamo di fare salti anche indietro nel tempo raccontando la storia del passato, come con “Tammurriata”, in cui viene narrata l’uccisione del Re d’Italia Umberto I da parte di Gaetano Bresci e i motivi che portarono a tale gesto. Pensiamo che la musica possa essere un mezzo, un portavoce importante, pacifico e non-violento.

State lavorando a pezzi nuovi?

A dire la verità abbiamo tantissimo materiale accumulato da cui peschiamo costantemente. Nei prossimi mesi termineremo alcuni brani che sono in cantiere da un po’, con i quali vogliamo continuare su quella linea adrenalinica e da ‘ballo” che abbiamo intrapreso da qualche tempo. Ma ci sarà solo questo, abbiamo composto anche una sigla iniziale per ogni concerto! Il suo debutto sarà questa domenica, il 30 settembre, alla Casa del Quartiere di San Salvario dove saremo presenti fino a dicembre con un progetto musicale per i giovani. Come potevamo chiamarlo? Ovvio, A Casa con gli Asociali.

La vostra Torino musicale e non.

Torino è la nostra città. Per alcuni di nascita, per altri di adozione. Il nostro amore per lei rasenta la dipendenza: ecco perché cerchiamo di vivere ogni aspetto della sua musicalità. Andiamo ai concerti dei tanti gruppi amici, ne organizziamo molti così da creare una rete di musicisti, frequentiamo sale prove e centri giovanili, e soprattutto facciamo busking nelle vie della città. Tutti i componenti del gruppo inoltre sono inseriti in altri progetti, ed è anche grazie a questo che sentiamo un forte legame con il territorio.

News, live in programma, appuntamenti.
Se facciamo i bravi Babbo Natale ci farà un grandissimo regalo: sbarcheremo su Spotify! Torneremo in studio per registrare alcuni nostri brani per entrare nel mondo della musica digitale, cercando di abbracciare tutti. Ma quello che abbiamo davvero a cuore in questo momento è il progetto A Casa con gli Asociali. Un progetto importante per tutti noi, per il quale, insieme all’ Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario ONLUS, abbiamo lavorato giorno e notte, al fine di trovare un modo per incentivare all’unione di gruppo una categoria fragile come quella degli adolescenti e dei giovani. Saranno degli incontri musicali, di conoscenza, di fratellanza, di gruppo, di divertimento tra ragazzi sconosciuti tra loro. Si potrà suonare, comporre, proporre la propria idea di musica, un proprio brano o molto semplicemente un accordo. Noi saremo lì, pronti a supportarli e fare musica.

Ma dove suonano sti Asociali, giusto? Potete ascoltarci il 28 Settembre all’ Opening Party

della Teatroria in Corso Brescia 77/c a Torino e, per i più romantici, in collina il 5 Ottobre al Cultural Party #4 di Come Home Torino. Ma state sereni, non ci fermiamo. Il tour buffo dei Centri Asociali è in continuo aggiornamento e usando una nostra citazione #stay a’ca


Federica Monello

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