Michele Revellino ha partecipato con le sue ultime opere alla quattordicesima edizione di Paratissima, nella sezione dedicata al tema di quest'anno: Feeling Different.
Ammaliato dallo stravolgimento dei contesti spaziotemporali, l'artista ha iniziato il suo percorso negli anni Ottanta, in una Torino in pieno fermento creativo, che guardava al Punk e alle influenze New Wave. Il contesto ideale per confrontarsi con le avanguardie, come gli Young British Artists o i graffitisti americani.
Una ricerca maturata nel tempo che l'ha condotto, dai primi anni Duemila a oggi, alla decontestualizzazione del polistirene espanso. Questo diventa così materiale scultoreo tridimensionale, con un richiamo, nelle opere alle civiltà antiche.
A Paratissima, Revellino ha esposto i suoi ultimi lavori: The Universe, la chimica dell'arte.
Rappresentano la sintesi di questo lungo cammino, definiti "OOPART", acronimo di "Out of Place Artifact". Manufatti misteriosi di cui non si può stabilire con certezza provenienza, datazione e significato.
Un ponte immaginario tra cultura differenti, che dal passato recondito ci proietta senza limiti espressivi al prossimo futuro.
Per informazioni: www.michelerevellino.com