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Attualità | 07 novembre 2018, 10:00

Borgo Rossini vuole un comitato di quartiere: “Anche da noi le strisce blu”

I cittadini si stanno organizzando e potrebbero dare forma a una nuova organizzazione spontanea: nel quartiere non accadeva da anni

Borgo Rossini vuole un comitato di quartiere: “Anche da noi le strisce blu”

“Ci stiamo attrezzando per dare vita a un comitato di quartiere”. Lo dice Angela Chiummento, residente e consigliera del Gruppo Misto di minoranza alla Circoscrizione 7. Con lei ci sono circa una quarantina di altri residenti, uniti dalle problematiche che attraversano la zona, in maggior parte dovute alla situazione del traffico e dei parcheggi, che con l’allargamento delle strisce blu è diventata ingestibile.

E uno dei punti sui quali si muoveranno i cittadini potrebbe essere proprio la richiesta di un allargamento delle strisce blu. Una questione già emersa tempo fa, dopo l’estensione della zona a pagamento che è arrivata, di fatto, ai confini del Borgo, aumentando i problemi di parcheggio e di traffico. Non è inconsueto, infatti, imbattersi in lunghe colonne di auto su corso Regio Parco e sul Ponte Rossini durante le ore di punta, come, in certi orari, è praticamente impossibile trovare un parcheggio libero in tutta la zona.

Chi lavora in centro e arriva da fuori città o dai quartieri della periferia nord, utilizza Borgo Rossini come parcheggio. Da qui l’ipotesi di puntare sulle strisce blu, obtorto collo, anche qui. “Non c’è altra arma di difesa per questo quartiere – aggiunge Angela Chiummento – ma non vogliamo colpevolizzare nessuno. Qui, però, le persone iniziano ad avere una coscienza civile”. Negli ultimi mesi, le segnalazioni per “parcheggi creativi” si sono moltiplicate, con chiamate ai Vigili urbani e frequenti litigi tra i residenti.

Una questione particolarmente sentita in corso Regio Parco, dove l’uscita dei bambini dalla scuola “Lessona” è sempre accompagnata da auto in doppia fila e ingorghi. A fine ottobre, denunciano alcuni residenti, un uomo aveva lasciato l’auto al centro della carreggiata pedonale, per poi “fuggire” dopo un alterco attraversando in auto il viale alberato, ma al centro, dove passano soltanto i pedoni. L’intento del comitato, in via di definizione dopo anni di totale assenza su questo territorio, sarebbe quello di puntare in primis sulla risoluzione dei problemi di traffico, ma i cittadini intendono anche fare emergere le questioni che tengono banco in quartiere.

Ad esempio la movida, in crescita negli ultimi anni, alimentata dalle aperture di nuovi ristoranti (in particolare sull’asse di via Catania), temuta particolarmente vista la situazione di quartieri vicini come Vanchiglia.

Paolo Morelli

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