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Sanità | 28 novembre 2018, 15:19

Da Rivoli e Pinerolo verso il Mauriziano: anche i sindacati dicono no alla riorganizzazione dei laboratori analisi

Una nota congiunta di Uil esprime tutte le perplessità per una decisione che "aumenta i costi senza portare benefici alla cittadinanza". La risposta di Saitta: "Approfondiremo ancora il tema, ma per i cittadini non cambierà nulla rispetto a oggi"

Da Rivoli e Pinerolo verso il Mauriziano: anche i sindacati dicono no alla riorganizzazione dei laboratori analisi

Anche i sindacati prendono la parola sul fronte della riorganizzazione della rete dei Laboratori analisi. In particolare, a essere sotto la lente di ingrandimento in questo periodo sono le modifiche che interesseranno i presidi sanitari della Asl To3, con particolare riferimento a quello che da Rivoli e Pinerolo sarà spostato - in termini di prestazioni e servizio - al Mauriziano di Torino, individuato come hub centrale.

Ma questo, oltre a le inevitabili conseguenze che si potrebbero verificare sui pazienti, sta sollevano anche timori e perplessità tra coloro che in queste strutture ci lavorano, anche se più volte la stessa AslTo3 ha espresso pubblicamente le sue rassicurazioni, sia in termini di prestazioni che di occupazione.

"In relazione al riaprirsi del dibattito sulla riorganizzazione della rete dei Laboratori Analisi e in attesa della prossima audizione in IV commissione della RSU dell'ASL TO 3 -  - recita una nota congiunta di Uil Fpl AslTo3, Uil Flp Aou San Luigi e segreteria Uil Flp Torino e Piemonte - esprimiamo la completa condivisione delle criticità individuate dalle organizzazioni sindacali e da molti esponenti politici, locali e regionali, sia dell'opposizione sia della maggioranza". "Nel merito - proseguono i rappresentanti dei lavoratori - esprimiamo i medesimi dubbi su una riorganizzazione che comporta un aumento dei costi a causa della creazione di una nuova logistica e dell’implementazione e della messa in rete dei sistemi informatici. Riteniamo, inoltre, che sia utile, ai fini di una completa valutazione, considerare gli investimenti già effettuati, nel corso di questi ultimi anni, in strutture, tecnologie e risorse umane presso Rivoli /Pinerolo ed al San Luigi".

A fronte di tutti questi dubbi, conclude la nota sindacale, "Auspichiamo, anche in assenza di evidenti benefici per la cittadinanza, che nella classe politica prevalga il buon senso e si giunga ad una revisione della DGR 50, valorizzando le strutture già esistenti come proposto dalle organizzazioni sindacali e dalle RSU".

E non si è fatta attendere la risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta: "“Il lavoro di riorganizzazione della rete dei laboratori analisi, avviato dalla Giunta regionale a partire dal 2015, sta ormai arrivando a compimento. Il nostro obiettivo è quello di ottenere un miglioramento dell’appropriatezza e dell’efficacia diagnostica, assicurando al contempo rilevanti risparmi nella gestione e senza in alcun modo intaccare i servizi ai cittadini”.

Proprio ieri, infatti, Saitta ha incontrato il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino per discutere del tema, insieme ad alcuni consiglieri regionali del Pd. "Abbiamo però condiviso l’esigenza di approfondire ulteriormente il nuovo assetto organizzativo dei laboratori per quanto riguarda l’area Ovest torinese, che include l’Asl To3, l’ospedale San Luigi e l’ospedale Mauriziano, anche alla luce della riorganizzazione della sanità piemontese avvenuta in questi anni – continua l’assessore Saitta -. In ogni caso, per i cittadini non cambierà nulla: tutti i servizi saranno mantenuti nel numero e nella dislocazione attuale”.

Massimiliano Sciullo

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