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torinoggi.it | 18 gennaio 2019, 13:04

"Mia moglie vuole il divorzio" e "Da casa sono stato sfrattato": dall'Ufficio Pio con Trapezio un aiuto alle persone in difficoltà

La campagna pubblicitaria durerà un mese e sarà diffusa sui mezzi pubblici, negli esercizi commerciali e presso gli ospedali e le residenze temporanee per persone in difficoltà

"Mia moglie vuole il divorzio" e "Da casa sono stato sfrattato": dall'Ufficio Pio con Trapezio un aiuto alle persone in difficoltà

"Mi piace lavorare Da casa sono stato sfrattato", "È stato amore A prima vista non sembrava violento", "Una mela al giorno toglie Il medico ha richiamato". Sono questi alcuni degli slogan - volutamente ad effetto - della prima campagna di comunicazione sulla vulnerabilità dell'Ufficio Pio, della Compagnia di San Paolo, per promuovere Trapezio. Il progetto nasce per prevenire il rischio di impoverimento delle famiglie e dei singoli.

"La campagna - ha spiegato il Direttore dell'Ufficio Pio Silvia Cordero - durerà un mese e sarà diffusa sui mezzi pubblici, negli esercizi commerciali come le farmacie, e presso i nostri partner quali ospedali e residenze temporanee per persone in difficoltà". "Vogliamo raggiungere - ha aggiunto - i potenziali beneficiari di Trapezio".

Questo progetto dell'Ufficio Pio si rivolge alle persone socialmente più vulnerabili, quando sono colpite da una malattia, un lutto, una separazione, la perdita del lavoro corrono il rischio di diventare poveri. A queste individui Trapezio offre consulenza personalizzata e un aiuto economico. In dieci anni di attività sono 100 le realtà coinvolte, di cui 50 ormai partner.

"Per partecipare - ha spiegato il responsabile William Revello - bisogna dimostrare di avere vissuto uno degli eventi che la campagna rappresenta negli ultimi due anni, avere un Isee tra i 6 mila e 15 mila euro: il territorio di operatività è quello di Torino e della prima cintura." "La persona - ha aggiunto - può rimanere in carico fino a tre anni".

Già da oggi, chi ne possiede i requisiti potrà compilare la domanda di accesso sul sito www.trapezio.org.

Cinzia Gatti

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