Il sindacato Alp in sciopero a Villar Perosa: "Preoccupazione per il futuro della Tekfor"

Il sindacato Alp ha fatto due ore di sciopero di fronte alla Tekfor di Villar Perosa. A preoccupare è il futuro dell’azienda da metà anno in poi.

“Abbiamo colto l’occasione della mobilitazione delle donne, per agganciare una protesta per le condizioni di lavoro e le prospettive in fabbrica” spiegano i rappresentanti sindacali Daniele De Luca e Fabio Salvai.

Presenti una ventina di dipendenti più una decina di militanti dell’Alp, numeri che hanno un po’ avvilito i due rappresentanti: “Lo sciopero è stato proposto nell’assemblea di fabbrica e la maggioranza l’aveva votato”, sottolinea De Luca. E' da 5 anni che l’Alp non indiceva uno sciopero: “Purtroppo le motivazioni sono le stesse di 5 anni fa”, evidenzia Salvai.

Quel che preoccupa sono le prospettive dell’azienda: “A fine giugno finiranno i contratti di solidarietà che sono stati attuati reparto per reparto, con una media del 20% circa – fa il punto De Luca – A luglio, tenendo anche conto del calo delle commesse, temiamo torni la cassa integrazione”.

L’Alp è preoccupata perché del piano aziendale, a suo dire, non è stato realizzato nulla, se non l’uscita volontaria di 125 persone tra lo stabilimento villarese, che ne conta meno di 500 addetti, e quello di Avigliana: “A oggi sono una sessantina quelli che hanno accettato, ma ci chiediamo cosa succederà se a giugno non viene raggiunta la quota stabilita”.

Nel suo discorso Salvai ha puntato il dito contro “dirigenti che hanno a cuore solo i propri interessi e direttori di produzione che nuocciono ad azienda, operaie e operai”, ricordando che l’Alp continuerà a denunciare ciò che l’azienda non fa.