Oggi Torino celebra il 158° l'Unità d'Italia. Il 17 marzo 1861, dopo la guerra risorgimentale combattuta dal Regno di Sardegna per l'unificazione, la legge n.4671 stabilì che il re Vittorio Emanuele II assumesse per sé e i suoi successori il titolo di Re d’Italia. Prima capitale Torino, che mantenne il ruolo fino al 1865, per poi passarlo a Firenze ed infine Roma.
Decine le persone riunite in piazza Castello questa mattina per ricordare l'importante anniversario. A rappresentare la Città il vicesindaco Guido Montanari. "La parola unità - ha spiegato - si deve coniugare con pluralità e diversità".
"Le incertezze - ha aggiunto l'assessore all'urbanistica - legate al dramma della carenza di occupazione, le politiche di una giusta inclusione degli stranieri che giungono nelle nostre città e la sicurezza sono gli obiettivi che restano i collanti di quella unità prefigurata nel 1861".
"Obiettivi - ha aggiunto Montanari - che devono essere perseguiti dagli amministratori centrali e locali e non possono essere cancellati da progetti di autonomia regionale, che non sono attentamente calibrati e rischiano di mettere in discussione l'unità stessa".