Lunedì 29 aprile, ore 18.30 sono Adriano Laiolo, grande amico del Campionissimo, e Paolo Viberti a narrare l’Airone a partire da Coppi. L’ultimo mistero (Ediciclo), in dialogo con Paolo Brusorio, al Circolo dei lettori. Un incontro per scoprire pagine inedite e verità mai raccontate sulla sua vita: come l’Airone contrasse la malaria? Come nacque l’idea di produrre mountain bike 40 anni prima di tutti gli altri?
Le ricerche certosine di Viberti e la testimonianza visiva di Laiolo ci restituiscono una realtà diversa da quella conosciuta, con particolari assolutamente inediti. Coppi si rifiutò di prendere il chinino quando era in Africa, pur sapendo di rischiare il contagio? Si sarebbe salvato, se Giulia fosse andata con lui? Quali furono i rapporti con la famiglia di Geminiani? E quando Raphaél Geminiani seppe del contagio? Adriano Laiolo racconta come contrasse la malaria in Alto Volta e spiega come lui e Geminiani riuscirono a salvarsi. E in un’intervista rilasciata pochi giorni prima di morire, Coppi afferma che nel 1960 avrebbe voluto correre ancora il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e il Giro d’Italia, prima di diventare produttore di mountain bike con 40 anni d’anticipo sul resto del mondo.
A Fausto Coppi, icona della storia sportiva italiana e piemontese eccezionale, è dedicato un calendario ricchissimo di incontri nei luoghi della sua vita, tra Castellania, Novi Ligure e Tortona, a Torino e dintorni, e a Cuneo, scenario della sua impresa più celebre, i 192 chilometri di fuga nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia nel 1949. È Storia di un campione. 100 anni di Fausto Coppi, progetto della Regione Piemonte, realizzato dallaFondazione Circolo dei lettori e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con DMO Piemonte Marketing e Piemonte Dal Vivo.