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Collegno-Rivoli-Grugliasco | 06 maggio 2019, 23:11

Rivoli, lo sport sotto i riflettori. Bugnone: "Vogliamo rafforzarlo e sostenerlo. E puntiamo alle Olimpiadi della Zona Ovest"

Alla sede UISP Valsusa, serata in compagnia dell'ex ministro Luca Lotti, il presidente di Anci Piemonte, Alberto Avetta e l'ex ct del volley Mauro Berruto: "La pratica sportiva rende la società davvero inclusiva e meno abbruttita"

Rivoli, lo sport sotto i riflettori. Bugnone: "Vogliamo rafforzarlo e sostenerlo. E puntiamo alle Olimpiadi della Zona Ovest"

Ci sono Mauro Berruto, ct della Nazionale di volley fino al 2015 e oggi ct del tiro con l'arco e Luca Lotti, deputato Pd ed ex ministro dello Sport nel Governo Gentiloni, tra gli ospiti d'onore della serata che ha visto il candidato sindaco per la città di Rivoli, Emanuele Bugnone, occuparsi di un tema come quello dello sport. 

Con loro - oltre al sindaco uscente Franco Dessì, ad Alberto Avetta (presidente di Anci Piemonte) e a Davide Gariglio, deputato Pd - nella sede di UISP Vallesusa anche una sala che ha in breve riempito i posti sotto la gradinata dell'impianto che ospita discipline come atletica, rugby, calcio, calcetto e beach volley.

"Sport come educazione all'agonismo, ma anche alla socializzazione, colonna portante della comunità", spiega Alessandro Errigo, segretario del circolo del Pd di Rivoli. "Io ho cominciato da un oratorio in borgo San Paolo - aggiunge Berruto - per arrivare addirittura alle Olimpiadi. Ma l'ho sempre fatto cercando di farlo il meglio possibile. E questo vuol dire fare politica, cioè prendendosi cura della polis, della comunità. Quello, soprattutto a livello dilettantistico, è il vero motore di un intero movimento". 

Non manca però da parte del coach un affondo: "L'errore, fatto anche da sinistra, è stato quello di togliere lo sport dalla scuola, mentre ci sono culture come quella anglosassone che si occupa della cultura dello sport dei ragazzi di cercare la propria strada a lungo, facendone anche buoni cittadini. In Italia invece si è deciso di non riconoscere più questo tipo di dignità allo sport nelle scuole e quindi solo la rete di associazionismo sportivo ha potuto colmare il gap. La rete più grande in tutta Europa, ma che si regge soprattutto sui volontari, che hanno le chiavi degli impianti e dei cesti dei palloni. Siamo all'interno di un modello che impiegherà sicuramente molto tempo a cambiare, perché il problema non sono solo le infrastrutture. Lo sport è il migliore strumento di inclusione che ci può essere, nella nostra società, per rendere il nostro Paese meno imbruttito".

"La pratica sportiva interessa molti cittadini rivolesi - ha detto il candidato sindaco, Bugnone -: il nostro impegno è quello di favorirla e incentivarla a tutti i livelli, innanzitutto perché costituisce una delle forme principe di prevenzione in ambito di salute, ma per la valenza aggregativa ed educativa che ha". 

"Accanto alle iniziative promozionali già attive, che vogliamo mantenere - ha aggiunto - vogliamo perciò portare avanti nuove proposte formative per le nostre scuole, e in particolare le “Olimpiadi della zona ovest”. La prossima legislatura dovrà inoltre prevedere un piano straordinario di manutenzione delle strutture sportive. In questo senso sarà importantissimo un approccio progettuale di sistema, per elaborare progetti su impianti e palestre con cui poter accedere a bandi (regionali, europei, ecc)".

"Saper mantenere e promuovere le eccellenze sportive di Rivoli pensiamo infine possa costituire un volano di attrattività della città - ha concluso Bugnone - e, allo stesso tempo, contribuire a renderla più vivibile per i nostri giovani e le nostre famiglie".

E sul tema dello sport per le comunità locali si è pronunciato anche Alberto Avetta: "La pratica sportiva, oltre a essere sana, contribuisce anche a limitare la spesa sanitaria. E le proiezioni statistiche ci dicono come la società stia vedendo aumentare l'età media e la quota di over 65". Ma il gioco di squadra contribuisce anche a formare i giovani: "L'aver praticato uno sport di squadra spesso influisce anche nelle selezioni del personale e quando il gap culturale sullo sport sarà colmato allora sono sicuro che ci saranno anche più risorse per le infrastrutture. Anche nei piccoli Comuni, dove magari la sensibilità esiste, ma non ci sono i mezzi e gli spazi".

"Sulla considerazione che questo governo ha dello Sport - ha detto Lotti - parla da solo il fatto che hanno cancellato il ministero. E nel frattempo stanno anche cercando di smantellare il Coni, mettendoci dentro la politica". "Ma a livello locale bisogna sempre chiedere a chi si candida ad amministrare un'attenzione particolare per l'attività e la pratica sportiva, perché ha un peso rilevante a livello sociale. E allo stesso tempo bisogna pretendere una maggiore integrazione tra queste infrastrutture e le scuole del territorio, che possano usare gli impianti alternandosi con le società sportive". Inoltre, Lotti è andato oltre Berruto: "Lo sport è inclusione, ma anche integrazione, come abbiamo fatto con la nostra norma che ha permesso di tesserare i ragazzi extracomunitari nelle squadre giovanili dove prima non era possibile ed erano costretti a guardare i compagni dagli spalti, nelle partite di campionato".

Massimiliano Sciullo

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