Bandiere e proteste, questa mattina, davanti alla sede dell'Asl Città di Torino di via San Secondo. A manifestare, i Cub della Sanità e alcuni lavoratori dei servizi di psichiatria afferenti alla zona nord di Torino.
Protestano denunciando condizioni di lavoro sempre più pesanti, come spiega Alessandro Zanetti, referente Cub Sanità Torino: "Sono le conseguenze della privatizzazione dei servizi di psichiatria: la Asl accetta situazioni in cui il personale che è dipendente delle cooperative o delle ditte private viene trattato malissimo, in condizioni che un dipendente pubblico non accetterebbe mai e non si capisce perché dovremmo accettarle noi".
Secondo i dati elaborati proprio da Cub Sanità, nelle Comunità Terapeutiche di Torino Nord, nel 2017 - anno della completa privatizzazione le ditte private che le gestiscono avrebbero realizzato un utile di circa 1.600.000 euro su un fatturato di 5.600.000, cioè quasi il 30% di utile (già pagate le tasse) e passando da una gestione mista ad una privata hanno aumentato il loro fatturato di 460.000 euro e il loro utile di 490.000 euro.
"Ma intanto ci sono lavoratori che sostengono turni anche di 50 ore in tre giorni, oppure partite Iva che sono in realtà falsi liberi professionisti", prosegue Zanetti, "il tutto per cercare di guadagnare il massimo possibile, mentre il paziente si ritrova con un servizio peggiore, visto che l'infermiere è molto stanco. I lavoratori coinvolti sono oltre 50".