La Sicilia e Capo Nord sono due luoghi molto distanti tra loro eppure, per il torinese Fabrizio Rovella, nonostante i 16.000 km che separano l’Italia dalla Norvegia, qualche punto in comune c’è. La neve. Sembra un paradosso ma è così: perché lo scorso 16 maggio, quando Fabrizio è partito per il “Camper wild trek, dall’Etna a Capo Nord” in compagnia del camperista Nino Lentini, il vulcano siciliano era ricoperto di neve. La stessa neve che con ogni probabilità i due viaggiatori troveranno nell’alta Norvegia, tra qualche settimana.
Il progetto “Camper Wild Trek” propone un’esperienza unica nel suo genere: due viaggiatori, un camper, un itinerario di 16.000 km attraverso 8 stati, un percorso non convenzionale fuori dai luoghi battuti dal turismo di massa, alla ricerca della vita selvaggia e di notti sotto le stelle in compagnia degli animali. Un viaggio di 45 giorni affrontato da Fabrizio Rovella, torinese, e Nino Lentini. Rovella è uno dei massimi esperti italiani di Sahara e di viaggi d’avventura. Dopo il primo viaggio effettuato nel lontano ’85 non si è mai fermato e ha girato tutto il mondo, specialmente l’Africa. Tanti i ricordi accumulati da solo e con Nino: dalle notti in Mauritania ai salvataggi di dromedari feriti, passando per le cene condivise con i Tuareg e i (pochi) sorrisi ottenuti nel Nord Europa da due cittadini islandesi ubriachi.
Ricordi a cui ben presto si aggiungeranno gli aneddoti dell’ultimo viaggio di Fabrizio, quello verso Capo Nord. La spedizione è partita da Messina, i due viaggiatori sono arrivati a Torino, tappa intermedia, e dopo un paio di giorni di sosta per incontrare sponsor, amici e parenti sono ripartiti verso la Svizzera. Le tappe successive? La Germania e la sua Foresta Nera, la Danimarca, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia. Trekking in Lapponia, birdwatching e rientro in Italia, in Sicilia per la precisione. Le difficoltà maggiori di questo lungo viaggio di circa 16.000 sono ovviamente gli imprevisti legati al meteo. Eppure, a soli cinque giorni dal via, il morale è altissimo.
La spedizione è sponsorizzata da GUNA S.p.a., azienda farmaceutica italiana con sede a Milano, e da altre aziende locali che hanno deciso di aiutare Fabrizio e Nino garantendo loro il necessario per affrontare questo lungo e affascinante viaggio: materiale tecnico e cibo. La palla ora passa a loro, i veri testimoni di una spedizione da record. Un affascinante viaggio dall’Etna a Capo Nord, capace di portare un pezzo di Torino in giro per il mondo.