La delibera sul Motovelodromo lunedì non andrà in Consiglio Comunale per questioni tecniche e ostruzionismo politico. Chiara Appendino dovrà quindi scegliere un altro atto su cui “pesare” la fedeltà dei suoi, che potrebbe essere il regolamento dehors.
Oggi il documento per la cessione dei diritti di superficie della struttura, su cui l’ex vicesindaco Guido Montanari e i suoi uffici hanno speso mesi e mesi di lavoro e che aveva come obiettivo finale la riqualificazione dell’impianto di corso Casale, è stato nuovamente approfondito in commissione. Un’ulteriore analisi richiesta dalla minoranza, in particolare dal capogruppo del Pd Stefano Lo Russo e dal vicepresidente del consiglio Enzo Lavolta. Entrambi gli esponenti dem hanno contestato la procedura che, nelle intenzioni della giunta Appendino, dovrebbe portare alla rinascita del Motovelodromo con attività commerciali e una destinazione sempre sportiva. Per entrambi la strada da seguire è quella della “concessione di servizi pubblici”. Lavolta ha annunciato che presenterà più di 100 emendamenti alla delibera. Modifiche di “merito”, che di fatto costituiscono l’ennesimo ostacolo al fatto che l’atto venga discusso in Consiglio Comunale.
Se le osservazioni del Pd hanno incontrato il favore della grillina Viviana Ferrero, da sempre contraria a questa delibera e che oggi ha parlato di “tentativi della minoranza di ottenere un miglior strumento per vincolare l’intervento”, dall’altro sono state duramente criticate dal grillino Damiano Carretto. Il fedelissimo di Montanari, dopo aver commentato su “una parte politica che in 23 anni non è mai riuscita a recuperare il bene”, ha parlato “tecniche delatorie per evitare che questa amministrazione faccia qualcosa sul Motovelodromo”.
Accanto a questa motivazione politica, c’è ne una strettamente più tecnica. Lunedì scorso, dopo le comunicazioni di Chiara Appendino in Sala Rossa sulla “cacciata” di Guido Montanari e il duro j’accuse ai suoi di “tiro a mano frenato”, la seduta è stata sospesa per mancanza del numero legale. Diversi consiglieri del M5S, tra cui l’ex “pretoriano” della sindaca Fabio Versaci e la dissidente Maura Paoli, hanno lasciato la seduta. Di conseguenza non è stato possibile fissare il termine per la presentazione delle modifiche alla delibera sul Motovelodromo, obbligatorio per la discussione in Sala Rossa: rinviato al 29 luglio il confronto tra Appendino e i suoi su questo atto.