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Attualità | 18 agosto 2019, 11:15

“Regalateci le pagine dei vostri libri del cuore”: 150 anni di Biblioteche Civiche Torinesi a colpi di hashtag

L’iniziativa social della Rete Italiana di Cultura Popolare, che diventerà una lettura scenica, a settembre, in collaborazione con il Teatro delle Forme

“Regalateci le pagine dei vostri libri del cuore”: 150 anni di Biblioteche Civiche Torinesi a colpi di hashtag

Le pagine più belle dei libri raccolte dai lettori per festeggiare le Biblioteche Civiche Torinesi. È l’iniziativa della Rete Italiana di Cultura Popolare, che ha da poco attivato un progetto di comunità in occasione dei 150 anni della fondazione.

Questo il messaggio lanciato sui social: pubblicare un brano, un dialogo, una lettera (o la pagina in cui sono contenuti) tratti da uno dei libri più amati, o letti durante l’estate, usando l'hashtag #150bct. Diversamente, è possibile inviare una mail a comunicazione@reteitalianaculturapopolare.org. I frammenti raccolti comporranno un esclusivo spettacolo teatrale dedicato al sistema bibliotecario e alla comunità appassionata di lettori. Una lettura scenica a più voci di cui la Rete svelerà maggiori dettagli a settembre, in collaborazione con il Teatro delle Forme, la Città di Torino, la Fondazione per la Cultura e Intesa Sanpaolo.

Era il 22 febbraio 1869 quando sorse la prima Biblioteca pubblica comunale del capoluogo, nei locali un tempo occupati dagli uffici dell'Insinuazione, al primo piano di Palazzo Civico. La sua realizzazione si deve a Giuseppe Pomba, editore dal 1815 al 1850 e consigliere comunale dal 1848 al 1876, convinto da sempre che la città dovesse dotarsi di una struttura “aperta in quelle ore in cui l'artista ed il manifatturiere possono più facilmente frequentarla”, e contenente tutte “le opere moderne d'uso generale”.

Di fatto la Biblioteca civica rappresentò la prima realizzazione, sul territorio italiano, della proposta bibliotecaria di matrice anglosassone affermatasi a inizio Ottocento: completa accessibilità a tutti i cittadini, funzionamento a totale carico della finanza pubblica locale, creazione di un archivio con le memorie storiche della città.

A Torino, la dotazione libraria doveva in primis rispondere alle esigenze formative delle classi borghesi e operaie. Dopo il 1869 cominciarono a pervenire cospicue donazioni da parte di famiglie nobili e borghesi, che vollero arricchirla con i volumi delle proprie personali librerie. Nel corso di un ventennio, grazie agli acquisti e ai lasciti, la Biblioteca vide il proprio patrimonio documentario quadruplicato, da circa 20 mila a 80 mila libri.

Oggi il Sistema bibliotecario urbano della Città di Torino comprende l’attuale Biblioteca civica centrale, sedici biblioteche sparse nei vari quartieri, più due biblioteche all'interno Casa circondariale "Lorusso e Cutugno" e dell'Istituto penale minorile "Ferrante Aporti". Il prestito dei libri è anche disponibile presso alcuni ospedali e punti di prestito gestiti in convenzione con associazioni cittadine. La rete delle biblioteche civiche comprende anche la Biblioteca musicale "Andrea Della Corte", un giardino di lettura al Mausoleo della Bela Rosin e il Bibliobus itinerante nelle periferie. 

Più di mille i volumi prestabili, oltre a e-book, CD musicali e DVD. Inoltre, le Biblioteche propongono, durante l'anno, un ampio ventaglio di iniziative e attività, dalle letture alle conferenze, per soddisfare il pi possibile un pubblico eterogeneo. 

Manuela Marascio

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