Storie di fine agosto, da una Torino che non c'è più o che forse sta solamente cercando di riaffermare affannosamente le proprie radici popolari e l'autenticità dei propri quartieri: un gruppo di una decina di anziani che si ritrova quotidianamente per trascorrere i pomeriggi afosi giocando a carte, con tanto di tavolino e sedie, nei pressi del ponte pedonale all'angolo tra Corso XI Febbraio e Lungo Dora Savona, a pochi passi da una delle zone ritenute più a rischio della città.
Un modo tradizionale, ma decisamente suggestivo, di presidiare un'area troppo spesso alla ribalta della cronaca solo per gli episodi di spaccio o la presenza di tossicodipendenti: “Chi non va in vacanza - racconta Franco – passa tutte le estati qui, all'ombra delle piante, perché al Centro d'Incontro di Lungo Dora Savona 30 fa troppo caldo, mentre d'inverno stiamo volentieri al chiuso. Siamo consapevoli di tutto quello che succede intorno a noi ma, nonostante tutto, resteremo qui in strada a fare quello che abbiamo sempre fatto, senza paura e con la massima tranquillità”.