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Eventi | 17 settembre 2019, 07:00

Mitologia onirica su ardesia: le muse blu di Simone Geraci in mostra a Torino

Vernissage di "Oreadi" giovedì 19 settembre, ore 18.30, alla Burning Giraffe Art Gallery

Mitologia onirica su ardesia: le muse blu di Simone Geraci in mostra a Torino

Muse eteree che fuoriescono da un sogno notturno, corpi riaffioranti nell’oscurità che si stagliano sulla retina della memoria visiva, come immagini ancestrali mai rimosse dai ricordi. Il giovane artista palermitano Simone Geraci torna a Torino per la sua nuova personale, Oreadi. Reduce da diverse esperienze in Europa, tra mostre in spazi pubblici e privati ed eventi fieristici a Parigi, Vienna e Madrid, oltre alla sua prima esposizione collettiva a New York, giovedì 19 settembre, alle ore 18.30, aprirà il vernissage alla Burning Giraffe Art Gallery (via Eusebio Bava 8/a).

La mostra comprende una collezione di diciassette opere inedite, realizzate appositamente per l’occasione, in onore alle Ninfe dei Monti della mitologia greca, bellissime e giovanissime vergini devote alla dea Diana, amanti della caccia, della natura e della solitudine.

Sono il frutto di una lunga ricerca fatti in questi anni sulle figure mitologiche femminili, come canoni ideali di bellezza antica – spiega Simone –. Ho applicato anche stavolta la monocromia: nei lavori precedenti il colore predominante era il rosso, ora mi sono orientato verso il blu, per trasmettere un’atmosfera più onirica”.

Un impiego delle tonalità che rende al meglio il forte carattere enigmatico e ammaliante dei soggetti, dai tratti delicati e misteriosi al tempo stesso. Il blu avvolge così i corpi e i volti accentuandone lo stato di sospensione e donando una profondità esistenziale al vuoto che li circonda.

Il rapporto con Torino – aggiunge Simone – risale al 2015, quando, dalla Sicilia, portai qui con me una serie di quadri da mostrare a diverse gallerie. Alla Burning Giraffe,che ha sempre mostrato particolare attenzione per gli emergenti, devo sicuramente molto”.

Riallacciandosi a una ricca tradizione di ex-voto su ardesia custoditi in numerose chiese palermitane, il pittore sceglie così di utilizzare lo stesso supporto per i suoi dipinti di dimensioni più ridotte, traducendolo in parte essenziale delle opere stesse, sia a livello cromatico, sfruttandone così il grigio naturale, sia a livello di texture, giocando sul forte contrasto tra l’estrema opacità dell’ardesia e la luminosità della pittura a olio.

Manuela Marascio

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