È iniziato ieri in Regione il percorso che porterà la Commissione legalità a divenire, da organismo speciale, a permanente: tutti d’accordo tra i banchi di Maggioranza e Minoranza di Palazzo Lascaris, dove nelle prossime sedute si convergerà verso l’approvazione finale del progetto.
“Un organismo erede di quello già presente come commissione speciale nelle due ultime legislature ma elevato al rango di permanente – ha commentato nel suo intervento il canavesano Andrea Cane, Consigliere Regionale e Responsabile nazionale Enti Locali della Lega - un segnale politico forte di contrasto alla criminalità organizzata trasversale tra i vari gruppi politici, sulla base di una mozione unanime approvata il primo agosto".
"Attiverò presto tutti gli enti locali, dai Sindaci fino ai Consiglieri di Minoranza per intenderci, a collaborare e a farsi parte integrante di questa Commissione, attivamente, quindi anche con funzione di segnalazione e lotta alla criminalità; è mia ferma intenzione nei prossimi mesi di informare direttamente i Comuni tramite un Ordine del Giorno che non sia solo in modo scontato contro le mafie, contro l'usura, contro tutto ciò che è criminalità, ma anche e soprattutto per rendere consci che questa Commissione è reale, esistente, bipartisan. In definitiva non solo un manifesto politico, ma un atto inteso a preservare la sicurezza dei nostri cittadini, in particolar modo delle fasce più deboli”.
Non è lontano nei ricordi dei canavesani il commissariamento di Leinì per infiltrazioni mafiose, ma ricorda Cane che non occorre arrivare a casi eclatanti, dal momento che tutti i giorni le prime pagine dei giornali purtroppo traboccano di notizie di appalti truccati, pizzo richiesto ai negozianti e ricatti che spesso finiscono in tragedia con cittadini che vengono assassinati o si suicidano.
“Mi auguro che mai nessuna forza politica presente in questa aula in futuro possa strumentalizzare qualsiasi evento o argomento riferito alla criminalità – ha concluso Andrea Cane - non solo la legalità conviene, ma anche l'Autonomia conviene, senza distinzione politiche o di colore: sconfitta delle mafie e vittoria dell'Autonomia, penso che non sia solo uno slogan ma anche e soprattutto un obiettivo".