La musica? È una cosa semplice. Basso, chitarra (magari due) e batteria. Non serve altro per far ballare per tutta la sera le migliaia di persone che ieri si sono date appuntamento alle OGR per la tappa torinese del tour dei Pixies, una delle band storiche del rock alternativo statunitense e non solo.
A loro si devono influenze sfociate nel grunge e in molti altri generi che si sono poi sviluppati dagli anni Novanta in poi. Ma se non esiste band "contemporanea" che non indichi i Pixies tra i loro riferimenti, gli stessi Frank Black e compagni si sono tolti le loro soddisfazioni, compresa una colonna sonora passata alla storia, quando la loro hit "Where Is my mind" si è incollata per sempre a una delle scene più famose di Fight Club.
Due ore esatte di live senza sosta (e senza una parola verso il pubblico). Brani veloci come un brivido e con suoni talgienti quanto puliti, a conferma di una acustica che alle OGR è davvero sopra la media. E soprattutto una grande presenza di Paz Lenchantin, nuova bassista del gruppo (ma con grandi trascorsi, come Zwan e A perfect circle), protagonista assoluta dello show, con linee ficcanti e profonde, ma anche un enorme contributo alle parti vocali. Di certo qualcosa in più di una seconda voce, pur senza mai spodestare il frontman, idolo incontrastato di una folla che mostra senza imbarazzi qualche capello brizzolato (o assenza di).
Una grande esibizione, una scaletta quasi infinita che va a pescare in tutti gli album della band, per una serata introdotta peraltro da una band spalla sorprendente: gli inglesi Blood Red shoes, qualcosa a metà strada tra i Garbage e le Elastica. Un nome da segnare sul taccuino e da cercare al più presto, almeno su YouTube.