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Viabilità e trasporti | 06 novembre 2019, 16:42

Caos monopattini elettrici, Lega e FI: "Anche il Governo non sa cosa fare"

L'unica certezza è che a Torino, così come nelle altre città della sperimentazione, i mono non possono essere equiparati a motorini

Caos monopattini elettrici, Lega e FI: "Anche il Governo non sa cosa fare"

I monopattini elettrici che circolano sulle strade di Torino, e delle altre città che hanno aderito alla sperimentazione del Ministero dei Trasporti, non possono essere equiparati ai motorini. E’ questo quanto si evince dalla risposta del sottosegretario Roberto Trasversi oggi pomeriggio in Commissione Trasporti, in replica alle richieste degli onorevoli Roberto Rosso (FI), Diego Sozzani (FI) ed Elena Maccanti (Lega).

Gli esponenti del centrodestra avevano chiesto al governo di fare chiarezza, dopo le multe da mille euro comminate nelle scorse settimane dalla Polizia Municipale di Torino ai monopattini elettrici. In base ad una circolare diffusa il 21 ottobre dal Comando di via Bologna questi mezzi erano in tutto e per tutto paragonabili ai ciclomotori. Provvedimenti duramente contestati dal M5S, che hanno determinato anche le dimissioni del numero 1 dei Civich Emiliano Bezzon.

La questione che ora resta però sul piatto, anche in base alle risposte fornite da Roma, è se quando i vigili a Torino hanno fatto le sanzioni la sperimentazione fosse già attiva. La giunta Appendino ha firmato una prima delibera a luglio, a cui ha fatto seguito l’approvazione in ottobre delle linee guida per i servizi free floating come bici a pedalata assistista e monopattini.

Nel momento in cui sono state fatte le multe però la Città non aveva ancora provveduto a collocare i cartelli per la circolazione sulle piste ciclabili e zone 30, così come previsto dalla sperimentazione.

Da Roma non sono arrivate però risposte certe su queste e molte altre questioni. Una mancanza di chiarezza contro cui si sono scagliati sia Maccanti che Rosso. Per l’esponente della Lega il “Governo è nel caos più totale sulla sperimentazione”. “In pratica non sa minimamente cosa fare, non ha alcuna idea su come si possa procedere né su come debbano essere considerate le multe già fatte. E se mai dovesse accadere un incidente, quali sarebbero le conseguenze per chi utilizza il monopattino e per i pedoni o gli altri veicoli coinvolti? Come Lega presenteremo presto emendamenti al Codice della Strada per sbloccare questa incredibile vicenda e dare delle risposte ai cittadini”, conclude Maccanti.

Per Rosso il “problema è che il Ministero non ha previsto una campagna informativa e non aiuta i comuni a predisporre la sperimentazione. Così maturano multe diversissime -da 19 euro a Bari 19 euro fino ai 5 mila euro a Brescia, con Verona che addirittura toglie 1 punto dalla patente.”  “Ho proposto di non attendere la sperimentazione e regolare subito la questione, inserendola nella modifica al Codice della Strada che andrà in aula a dicembre”, conclude l’esponente di Forza Italia. 

Critiche anche dalla Sala Rossa. "il Governo - si interroga la consigliera Federica Scanderebech - preferisce non dare una risposta chiara, forse per salvare la faccia a Chiara?".

"Sulla sperimentazione della micromobilità in città, i monopattini elettrici non possono essere equiparati ai ciclomotori. In seguito alle polemiche sui fatti di Torino, dove diversi utenti della strada in monopattino sono stati sanzionati al pari dei ciclomotori, oggi il ministero dei Trasporti ha fatto ulteriore chiarezza" replica il deputato torinese del MoVimento 5 Stelle Davide Serritella, a margine del Question time in commissione alla Camera.

 

Cinzia Gatti

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