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Politica | 19 dicembre 2019, 13:10

Il Piemonte dice sì all'autonomia differenziata come regalo di Natale: la Lega canta Gipo (VIDEO)

Cirio:"Possibilità di dare risposte migliore ai cittadini nell'utilizzo delle risorse, nell'efficienza dei servizi e nella responsabilità degli amministratori, che da oggi non potranno più rimbalzare le competenze"

Il Piemonte dice sì all'autonomia differenziata come regalo di Natale: la Lega canta Gipo (VIDEO)

La richiesta di autonomia differenziata della Regione al Governo, come regalo di Natale, appeso all'albero di Palazzo Lascaris. È questo il "dono simbolico" contenuta in una cartellina bianca con fiocco rosso, sottoscritta dai capigruppo regionali di maggioranza, che il Presidente Alberto Cirio ha collocato sull'abete di Natale dopo l'approvazione del provvedimento in mattinata del Consiglio Regionale.

Nel cortile di via Alfieri la maggioranza ha dato via ad un piccolo flash mob: FdI e Forza Italia hanno esposto lo striscione con la scritta "Piemonte è Italia", mentre la Lega "Autonomia per il Piemonte". I consiglieri del Carroccio hanno poi cantato l'inno regionale ''Montagne del mio Piemonte'', del cantante torinese Gipo Farassino (in passato consigliere comunale del Carroccio), guidati dal Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia. 

La richiesta di autonomia differenziata è stata votata favorevolmente dal centrodestra, dal Pd e Moderati: i Cinque Stelle non hanno preso alla consultazione, mentre Luv si è astenuto. 

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ringraziato "Umberto Bossi, perché senza di lui il tema dell'autonomia non sarebbe entrato nell'agenda politica". 

Il Presidente della Regione Alberto Cirio ha parlato di "momento da assaporare" e passo importante per il "processo di valorizzazione della nostra regione".

"Crediamo che la richiesta di autonomia differenziata - ha aggiunto il governatore - dia la possibilità di dare risposte migliore ai cittadini nell'utilizzo delle risorse, nell'efficienza dei servizi e anche nella responsabilità degli amministratori, che da oggi non potranno più rimbalzare le competenze. Noi vogliamo assumerci la responsabilità di scegliere e governare".

Cinzia Gatti

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