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Economia e lavoro | 24 dicembre 2019, 13:58

Il Natale dei torinesi passa da Porta Palazzo

Viaggio negli acquisti culinari fatti al mercato all'aperto più grande d'Europa per celebrare al meglio la festività più attesa dell'anno: tra pasta, carne, pesce, frutta e verdura spiccano le particolarità

Il Natale dei torinesi passa da Porta Palazzo

Porta Palazzo è, da sempre, protagonista del Natale dei torinesi, così come grandi protagoniste sono le materie prime acquistate sui banchi del mercato all'aperto più grande d'Europa. Un viaggio che parte dai primi per arrivare alla frutta attraversando regioni, nazioni e, perché no, anche continenti.

Portata immancabile di ogni cenone della vigilia o pranzo natalizio che si rispetti, gli antipasti sono andati alla grande anche in questo 2019 ormai agli sgoccioli: la scelta è passata dalla gastronomia pronta, come vitello tonnato, cappone ripieno e barchette con salsa rosa e gamberetti, ai salumi tra cui grandi classici come salsiccia di bra, salame Felino, di patata o di turgia, capocollo di Martina Franca e particolarità come il prosciutto crudo al tartufo. Passando ai primi, a farla da padrone è stata la pasta ripiena, con i piemontesissimi plin e gli agnolotti delle più svariate tipologie.

Carne o pesce? Per quanto riguarda i secondi la scelta si è fatta più ardua e la clientela si è spaccata tra chi ha scelto di restare nella tradizione e chi, invece, pensando alle serate estive in riva al mare si è spinto in pensieri più acquatici: agnello, capretto, arrosti e brasati di vitello, accompagnati da idee più creative come arrosto agli agrumi, rolate di coniglio e boscaiole di tacchino, sono stati i must di chi ha optato per la prima; capesante, polpo, vongole e cozze per chi ha preferito il secondo. Tra le verdure più acquistate ci sono spinaci, trevigiana e coste.

Una menzione speciale va riservata, com'è giusto che sia, al carrello dei formaggi. L'elenco è ricchissimo: gorgonzola, parmigiano reggiano, caciocavallo, mascarpone con tartufo e pistacchi, gli erborinati, blu 61 di Treviso, scamorzine ripiene con olive e peperoncino, ricotta fresca con granella di pistacchio e molto altro ancora, il tutto accompagnato dal pane, preferibilmente regionale e in formato grande da poter condividere con tutta la famiglia o gli amici. Scelta “di parte” anche per quanto riguarda i vini, con sua maestà il nebbiolo in tutte le sue varianti a dominare la scena; sono andati alla grande anche barbera e dolcetto, mentre moscati e spumanti dolci sono rimasti tra i preferiti da abbinare ai dolci.

Ogni festa natalizia che si rispetti non può che concludersi con un buon cestino di frutta. Qui gli acquisti si sono stabilizzati sui grandi classici come la frutta esotica, con ananas e litchi, e quella secca, con noci e arachidi su tutti.

 

Marco Berton

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