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Economia e lavoro | 10 gennaio 2020, 16:42

Ancora nessun accordo sulla vertenza Alpitel, ma l'azienda apre all'utilizzo di ammortizzatori sociali

In ballo il destino di quasi 100 lavoratori, una trentina dei quali nello stabilimento di Moncalieri

Ancora nessun accordo sulla vertenza Alpitel, ma l'azienda apre all'utilizzo di ammortizzatori sociali

Ancora nessun accordo sulla vertenza Alpitel. La società passata di proprietà al gruppo Psc con sede a Maratea in provincia di Potenza ha annunciato nelle scorse settimane la volontà di procedere a 100 esuberi su 600 in tutta Italia.

Il personale in eccesso riguarda soprattutto il lato impiegatizio che vede le due sedi piemontesi di Moncalieri e Nucetto protagoniste. In quest’ultima sarebbero 29 i dipendenti coinvolti dal taglio, a Moncalieri 32.

Nella giornata di oggi, venerdì 10 gennaio, i sindacati hanno presentato un documento siglato unitariamente che richiede all’azienda il ritiro della procedura di licenziamento e l’attivazione di ammortizzatori sociali. Tra questi la richiesta sindacale vira, principalmente, sull’attivazione di contratti di solidarietà.

L’azienda non si sarebbe sbilanciata su quale strumenti utilizzare, ma si sarebbe resa disponibile ad individuare un percorso con le parti volto all’utilizzo di strumenti che rendano più “soft” la fuori uscita del personale in esubero.

Sui percorsi l’azienda e le parti si incontreranno nuovamente il 22 febbraio per un incontro che risulterà essere più tecnico.

Daniele Caponnetto e Massimo De Marzi

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