"Apprendo con preoccupazione che il Ministro Patuanelli è preoccupato quanto Uncem, quanto noi, quanto tutti i Sindaci dei Comuni delle 'aree bianche' per il ritardo nell'attuazione del Piano banda ultralarga. Il Ministro ha evidenziato quanto Uncem ripete da tempo oggi in Commissione lavori pubblici al Senato. I ritardi sono gravissimi, drammatici. Il Piano avrebbe dovuto essere implementato fino all'80% entro il 2020, ma se arriveremo al 40% sarà già molto, perché oggi solo 80 Comuni sono stati collaudati su oltre 6mila": lo afferma il Presidente Uncem Marco Bussone.
Viene rappresentata la forte preoccupazioni dei Comuni italiani per il Piano Bul che non va avanti. Al 31 dicembre 2019 su 9 milioni di unità immobiliari previste a fine Piano, il concessionario ha connesso circa 2,2 milioni di unità immobiliari. Il dato peggiore è quello che riguarda i Comuni completati, che sono pari a 424 di 6.237 previsti dal Piano, di cui solo 103 collaudabili e solo 80 collaudati. Previsto nel 2020 da Open Fiber di avviare i lavori in ulteriori 1465 Comuni e con una previsione di collaudi effettuati in almeno altri 900 Comuni.
"Non ci siamo. Infratel con i nuovi vertici nominati qualche giorno fa intervenga - sottolinea Bussone - Abbiamo ancora gravi problemi di autorizzazione, mancanti e con istituzioni latitanti da 18 mesi. Vi è il problema degli appalti e dei subappalti, con ditte che non lavorano in modo adegauto. E abbiamo il problema mai considerato dal piano, legato alla neve e ai mesi dell'anno nei quali tagliare le strade nei Comuni montani è impossibile. I Comuni subiscono questi ritardi. Il cronoprogramma di due anni fa è completamente saltato".
"Per la montagna, comunità, cittadini, imprese, i ritardi sono gravissimi. Abbiamo già visto perdere troppo tempo. Mise, Infratel, Open Fiber e Regioni mettano in moto urgentemente una task force per superare drammatiche criticità nella gestione del Piano banda ultralarga".