/ Attualità

Attualità | 04 febbraio 2020, 18:50

"Le ciclabili mettono a dura prova anche i più esperti", caduta la presidente di Bike Pride

Elisa Gallo ha raccontato di essere stata vittima di una caduta sulla ciclabile di corso Bramante, dove gli accessi sono ad angolo retto e mal segnalati

"Le ciclabili mettono a dura prova anche i più esperti", caduta la presidente di Bike Pride

Le ciclabili cittadine mettono a dura prova anche gli utenti più esperti, questa volta è successo alla presidente di Bike Pride, Elisa Gallo, vittima di una caduta sulla ciclabile di corso Bramante, dove gli accessi sono ad angolo retto e mal segnalati.

“Una caduta accidentale, che per fortuna ha portato solo ad una dolorosa contusione ad una spalla - commenta Elisa Gallo, presidente di Bike Pride Fiab Torino -. Ma se si vuole che sempre più persone usino la bici, come alternativa all’uso dell’auto privata e a beneficio della collettività, non possiamo accontentarci di infrastrutture complicate da utilizzare e che mettono a dura prova anche chi come me pedala da tanti anni e molti km. Servono investimenti per la manutenzione e rivedere alcune soluzioni esistenti”. 

Non basta la costruzione di nuove infrastrutture ciclabili e non basta che siano protette dai veicoli pesanti, serve che siano di facile utilizzo

Oltre agli accessi di corso Bramante da entrambi i lati, pensiamo alle chicane di corso Stati uniti, ai paletti di corso Matteotti, o ancora alle mattonelle di corso Duca degli Abruzzi, alle radici di corso Casale, alle strette ciclabili di corso Vittorio e di corso Monte Grappa. 

Sono solo alcuni dei tratti di ciclabili in cui la sicurezza può essere demandata solo all’esperienza diretta di chi le usa e che conoscendone le particolarità sa evitarne i rischi. 

L’associazione Bike Pride si rivolge quindi all’Amministrazione per chiedere: a quando fondi del bilancio destinati alla messa in sicurezza e alla manutenzione delle infrastrutture esistenti?

Spostare persone dall'auto alla bicicletta con evidenti vantaggi ambientali e economici, si può, ma il suo utilizzo deve essere immediato, facile e sicuro.

Ricordiamo che per l’anno sono stati investiti solo 200mila euro per la ciclabilità, insufficienti per una capitale che ha il primato di città con l’aria più inquinata d’Europa e avrebbe solo da imparare dal resto d'Europa.

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium