“No a nuovi MinCulPop”: con questo ironico slogan i militanti torinesi di Rifondazione Comunista si sono ritrovati ieri davanti a Palazzo Lascaris per protestare contro la decisione dell'assessora regionale Elena Chiorino di distribuire nelle scuole il fumetto “Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un'italiana” (edito da Ferrogallico, ndr).
A spiegare le ragioni della protesta è il segretario provinciale Ezio Locatelli: “Distribuire - dichiara – un volume di una casa editrice contigua ad ambienti neofascisti è una decisione becera, una vera e propria provocazione al sistema scolastico e all'antifascismo, principio fondamentale del nostro ordinamento democratico”. Dopo gli scontri e le polemiche degli ultimi giorni, nel mirino finisce anche il presidente Edisu Alessandro Sciretti: “Negare le borse di studio - aggiunge – a studenti universitari in lotta contro le provocazioni e le violenze fasciste all'università è un'idea balzana e reazionaria”.
Rifondazione invita poi tutti all'azione: “Voglio ricordare – conclude Locatelli – che questa Giunta ha avuto al proprio interno un ex assessore arrestato per voto di scambio mafioso: di fronte a questi impresentabili non staremo alla finestra limitandoci alla critica politica ma ci mobiliteremo in ogni ambito della società civile, invitando anche gli studenti a farlo”.