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Economia e lavoro | 19 marzo 2020, 12:30

Il mercato dell'auto arriva in frenata e il Coronavirus rischia di spegnere i motori, ma le vendite Fiat e Lancia sono cresciute

I dati Anfia indicano un calo a febbraio del 7,2% per tutta l'Europa. Il vero timore però è legato all'impatto del Covid 19 a marzo. Intanto i diesel calano, mentre crescono le motorizzazioni alternative

Il mercato dell'auto arriva in frenata e il Coronavirus rischia di spegnere i motori, ma le vendite Fiat e Lancia sono cresciute

E' stato un febbraio molto difficile per il mercato dell'auto: in Italia, ma anche nel resto d'Europa. I dati registrati in tutto il continente tracciano infatti un calo del 7,2% e un tessuto economico come quello torinese - da sempre molto legato all'automotive - non può che prendere appunti e prepararsi all'impatto, anche se i rilevamenti per le marche italiane - a fronte di un calo del 6,9% a livello europeo con 74.852 immatricolazioni nel mese di febbraio e una quota di mercato del 7% -, ha visto in crescita sia le vendite del marchio Fiat (+1,6%) che quelle di Lancia/Chrysler (+1,8%). 

Non si può non rimarcare, però, che le condizioni perché marzo possa essere ancora peggiore (a causa dell'impatto del Coronavirus che sta bloccando moltissimi settori economici) purtroppo ci sono tutte.

I numeri sono quelli diffusi dall'Anfia, associzione nazionale filiera industria automobilistica, che ha sede proprio all'ombra della Mole. “Febbraio è ancora un mese in sordina per il mercato auto europeo, per via di svariati fattori, tra cui le riforme della tassazione dei veicoli in alcuni Stati membri, che, come già rilevato a gennaio, avevano prodotto un’anticipazione degli acquisti a fine 2019, ma anche l’indebolimento dell’economia e il clima di incertezza dei consumatori – commenta Paolo Scudieri, presidente di Anfia -. Tutti e cinque major market, compreso il Regno Unito, che rappresentano il 70% del totale immatricolato, accusano una flessione delle immatricolazioni nel mese e, nel complesso, mostrano un calo in linea con la media europea (-7,2%). La Germania presenta la contrazione più severa (-10,8%), seguita dall’Italia (-8,8%) e dalla Spagna (-6%), mentre UK e Francia contengono la riduzione rispettivamente al 2,9% e al 2,7%".

In particolare, a soffrire particolarmente è il mercato delle auto diesel, mentre sono in controtendenza le buone performance del mercato delle vetture ad alimentazione alternativa (elettrico, ibrido e così via), con quote di penetrazione che, a febbraio, raggiungono il 20,4% in Italia, il 17,5% nel Regno Unito, il 16,5% sia in Francia che Spagna e il 16,3% in Germania.

Capitolo aperto, infine, quello legato all’epidemia da Covid-19, ormai un'emergenza per tutti i Paesi europei e sta già mettendo a dura prova la produzione (molti player hanno annunciato lo stop dei siti produttivi) e il mercato automotive (in Italia sono chiuse per emergenza tutte le concessionarie), anche se i contraccolpi maggiori sono attesi per i prossimi mesi. Per questo, i singoli governi nazionali e l’UE stanno mettendo in campo provvedimenti per la salvaguardia delle economie degli Stati membri e della competitività dell’industria dell’Unione, sia in questa difficile congiuntura, che dopo il superamento della crisi.

In Italia, in dettaglio, le immatricolazioni totalizzate a febbraio si attestano a 162.793 unità (-8,8%). Nei primi due mesi del 2020, le immatricolazioni complessive ammontano a 318.545 unità, con un decremento del 7,3% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2019. Sul rallentamento generale delle immatricolazioni di questo mese ha iniziato a pesare anche l’emergenza Coronavirus. Le difficoltà segnalate dai concessionari relativamente al mese di febbraio, in termini di calo delle visite in sede – prima della successiva

chiusura per decreto – e degli ordini, in particolar modo nelle regioni dell’allora "zona rossa", si rifletteranno sicuramente in un ulteriore calo del mercato, come già a febbraio faceva presagire anche il peggiorato clima di fiducia dei consumatori.

Analizzando il mercato per alimentazione, continua a febbraio il calo delle immatricolazioni di auto diesel (-30%, con una quota del 34,5%, quasi 11 punti percentuali in meno rispetto a febbraio 2019). Primo bimestre a -27%. Le vetture a benzina diminuiscono del 3% sia nel mese che nel cumulato, raggiungendo una quota di mercato del 45% a febbraio e del 46% nel bimestre. Le autovetture ad alimentazione alternativa registrano, nel mese, una quota del 20,4% (la più alta da aprile 2010) e crescono del 51,5% nel mese e del 45% nel bimestre. Vetture a GPL in diminuzione dell’11% nel mese e del 16% nel cumulato, con una quota del 6%, sia a febbraio che nei primi due mesi del 2020. Continua, invece, la buona performance delle autovetture a metano (+81% a febbraio, con una quota del 2,2%), che chiudono a +107% il primo bimestre (quota: 2,4%). Ancora una forte crescita per il mercato delle auto elettrificate: ibride mild e full a +83% nel mese (quota: 10,3%) e a +79% nel primo bimestre (quota: 10%). Nei primi due mesi del 2020, le elettriche e ibride ricaricabili crescono di quasi 6 volte rispetto allo stesso periodo del 2019.

Massimiliano Sciullo

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