Alcuni abitanti hanno notato un gruppo di cinesi in piazza Partigiani e hanno telefonato in Comune, pensando a un’infrazione del divieto di uscire di casa. Invece era un equivoco, perché stavano andando a consegnare una donazione di 3.000 euro.
«È il risultato di una colletta svolta tra le famiglie lusernesi che sono circa a una cinquantina, la destineremo all’acquisto di mascherine che saranno distribuite tra le comunità e strutture del paese che ospitano fasce di popolazione a rischio» dichiara il sindaco di Luserna San Giovanni Duilio Canale.
La modalità di consegna ha generato un equivoco, ma anche molto stupore: «Questa mattina siamo stati raggiunti da un paio di telefonate di persone indignate perché avevano notato la presenza in piazza Partigiani di una gruppo di cittadini cinesi. Stavano parlando a distanza di sicurezza e con mascherine ma venivano accusati di atteggiamento incivile e strafottente. Quando assieme al vigile siamo scesi in piazza per controllare la situazione, queste persone riunite ci hanno spiegato che erano intenzionati a consegnarci il risultato di una loro colletta per aiutare il Comune. Siamo rimasti spiazzati e commossi».
Canale conferma che si tratta della prima grande donazione effettuata da privati cittadini: «Dovrebbero seguirne altre, ma già questa ci permette di comperare circa 2.500 mascherine». Ribadisce anche il valore morale dell’accaduto: «L’episodio di stamattina è stato forte ed importante. Mi auguro che permetta in futuro di superare le chiusure che alcuni possono avere di fronte alla comunità cinese del paese».