Il diffondersi del covid-19, ha portato alla chiusura forzata di molte aziende, tenendo in considerazione il solo codice ATECO della loro attività. In questo momento, dove il susseguirsi di decreti ha creato non poca confusione, molti imprenditori hanno preso in autonomia, o mal consigliati da consulenti poco attenti, la decisione di chiudere, purtroppo questo ha fatto si che aziende facenti parte della filiera autorizzata a dare continuità alle attività lavorative, hanno erroneamente “chiuso i battenti”.
C’è la possibilità di una riapertura anche parziale, per dare anche solo un poco di ossigeno ad attività ridotto allo stremo delle forze?
Come dicevamo, Il susseguirsi dei decreti specifici per prevenire e combattere il diffondersi del COVID-19, ha portato ad una grande confusione, producendo una graduale chiusura delle attività, l’ultima azione in ordine cronologico, è stata la rivisitazione dell’elenco dei codici ATECO soggetti a chiusura forzata o, dipende da come la si legge, autorizzati a riprendere le attività lavorative.
La risposta più frequente alla precedente domanda è “il nostro codice ATECO è tra quelli in “black-list” e quindi abbiamo dovuto chiudere”.
Sono pochi quelli che hanno capito che però, in tutti i decreti fino ad ora emanati, erano presenti alcune specificazioni che tracciavano in maniera meno ristretta e fiscale le linee guida sulla chiusura delle attività, o a leggerli da un’altra angolatura, indicavano strade percorribili ai fini della continuità lavorativa.
Una specifica su tutte è l’appartenenza alla filiera di aziende, indipendentemente dal perché, “necessarie alla nazione”.
Cosa significa appartenenza alla filiera? Cerchiamo di rispondere a questa domanda con due esempi reali.
Gli esercizi di ristorazione, sono stati i primi ad essere costretti alla chiusura, tra queste ci sono, naturalmente, anche le tavole calde, ci credereste se vi dicessi che abbiamo un esempio proprio di una tavola calda che sta regolarmente lavorando? Ma come è possibile? Ebbene si, certo, non ha la sala aperta, non fa somministrazione al tavolo, ma si è organizzata con la consegna dei pasti confezionati direttamente nelle aziende, ma il punto di svolta è stato che tra i propri clienti abituali, c’è il personale di una società di sanificazione di ambienti ospedalieri che, indipendentemente dal COVID-19,hanno necessità della pausa pranzo, di alimentarsi. Questo ha reso indispensabile l’operato della tavola calda in questione, che organizzandosi appunto, con la consegna dei pasti direttamente sul cliente, sta regolarmente effettuato questo servizio per tutte le aziende aperte, presenti nel loro raggio d’azione.
L’esempio di un piccolo stabilimento che produce rivetti è un altro esempio ancora più indicativo e rappresentativo del concetto filiera. Questo stabilimento, avendo il codice ATECO in “black-list”, era destinato alla chiusura, ma nell’elenco dei suoi clienti e risultato esserci una fabbrica di chassis, telai; questi telai vengono a loro volta fornite ad un azienda che li utilizza per fabbricare dispositivi ospedalieri ( barelle, sedie a rotelle, lettini per sale rianimazione, ecc.. ), ecco pensate quanti passaggi nella filiera del prodotto finito ci sono, che però rendono necessario l’operato di quel piccolo stabilimento che produce rivetti.
Con questi esempi dovremmo aver fugato ogni dubbio su cosa significa filiera, ma sapere se un’azienda grazie a questa “specifica presente nei DPCM”, possa o no operare e avere ben chiara tutta la burocrazia da espletare, le azioni da realizzare obbligatoriamente in ambito di sanificazione e prevenzione all’interno dei locali aziendali, per poterlo riaprire, è tutt’altra cosa, basti pensare alla quantità di autocertificazioni si sono succedute in questo mese; per questo la Tutor Consulting ha creato uno “sportello” apposito per poter operare nel più breve tempo possibile e capire se e come un’azienda possa “riaprire i battenti”, anche prima della fase 2.
Per maggiori informazioni, puoi contattarci allo 011.19665116 o inviarci una e-mail all’indirizzo commerciale@tutorconsulting.it.
Come sempre la Tutor Consulting è al fianco delle aziende, nella ricerca della soluzione migliore al problema.
















