Hanno scelto una data simbolica, i riders di Torino, per inscenare la loro protesta: domani, primo maggio, lasceranno infatti le loro biciclette in garage e non lavoreranno. Obiettivo? Ribadire ancora una volta le "vergognose" condizioni in cui devono lavorare. A spiegarlo sono i loro coordinatori. Per le persone vuol dire che domani non potranno ordinare cibo a domicilio.
"Sciopereremo - spiegano - e non porteremo il cibo a casa. Invitiamo i clienti a non utilizzare il servizio di food delivery e, se si sentono partecipi delle nostre ragioni, a mandare email e fare chiamate al servizio clienti per denunciare le vergognose condizioni in cui siamo costretti a lavorare".
I rider denunciano in particolare che, durante l'emergenza coronavirus, hanno dovuto lavorare in mancanza di disposizioni di protezione e che sono stati esclusi dagli ammortizzatori sociali.