Il 4 maggio è arrivato e la tanto attesa fase 2 può incominciare: per i trasporti torinesi la data di oggi coincide con una vera e propria rivoluzione, perché il Coronavirus ha stravolto regole e comportamenti da tenere sui mezzi pubblici: dalla metropolitana ai tram, passando per i bus, tutto pare essere cambiato.
La salita e la discesa sui mezzi, l’igienizzazione costante, la distribuzione di mascherine e i sedili lasciati vuoti per garantire l’indispensabile distanziamento sociale: nuove abitudini, per una nuova normalità. Se Torino si è risvegliata nel traffico, con tante auto che hanno iniziato a sfrecciare all’ora di punta, sui mezzi pubblici per il momento vince il timore. Sono poche le persone che hanno scelto di spostarsi sui bus, sui tram e con la metropolitana: fino alle 10:30 i carichi non hanno superato il 20% per tutte le linee e solo sul 4 rilevato si è arrivati a toccare una punta del 30-35% nel tratto Derna-Bertola. In questo caso sono stati utilizzati mezzi aggiuntivi per intensificazione. Probabile che a frenare i torinesi sia la paura di entrare in un luogo potenzialmente molto affollato.
Eppure, come ben spiegato da Giovanni Foti, amministratore delegato di Gtt, la questione sicurezza è stata affrontata con maniacalità: “Abbiamo continuato la procedura di sanificazione dei posti guida e dei passeggeri, che vengono puliti ogni sera e cambiato il senso delle porte. Su tutti i veicoli si entra da una e si esce dall’altra”. Tra le novità più grandi la distribuzione delle mascherine a chi non ce le ha, perché anche gli altri passeggeri possano sentirsi al sicuro. Gtt ha distribuito 6.000 dispositivi di protezione individuale, obbligatori per salire sui mezzi: un'operazione che ha coinvolto 615 bus e tram, con 5 mascherine per convoglio.
Grande attenzione poi all’intensificazione del passaggio dei mezzi: “Le corse sono passate dal 52% all’82%, il massimo possibile nel periodo senza gli studenti: questo per fare in modo che i passeggeri possano tra di loro rispettare le distanze di un metro” spiega Foti.
Cambiano anche le regole per usufruire della metropolitana: si accede solo da una rampa e si esce solo dall’altra. La segnaletica posta sul pavimento consente ai passeggeri di incrociarsi il meno possibile e anche all’interno dei vagoni i posti vuoti consentono di mantenere le distanze tra utenti. Insomma, usare il trasporto pubblico è oggi possibile. In metro il carico medio, al mattino, non ha superato il 10%.
Pochi quindi i passeggeri. La vera prova del nove però è attesa tra qualche settimana, quando molte persone torneranno in ufficio. A quel punto, con un bacino di passeggeri superiore a quello attuale, si capirà se le misure messe in campo da Gtt basteranno a garantire viaggi sicuri ed efficienti. “Per ora rileviamo un aumento dell’affluenza poco rilevante, ma speriamo che i cittadini possano prendere i mezzi pubblici” conclude l’amministratore delegato di Gtt.
Sul fronte dei controlli, oltre al personale dell'azienda di corso Turati sui mezzi pubblici, dieci agenti della Municipale hanno effettuato servizio di presidio fisso alle fermate.