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Eventi | 04 luglio 2020, 07:20

I ragazzi che difendono i diritti e l'ambiente tornano in piazza e lo fanno a colpi di pedale

La partenza della biciclettata organizzata da Fridays for Future, Extinction rebellion e Non Una di meno è fissata per oggi alle 16 da Torino Esposizioni, per un percorso che andando da nord a sud terminerà in piazza Castello

I ragazzi che difendono i diritti e l'ambiente tornano in piazza e lo fanno a colpi di pedale

Oggi la battaglia per le sorti del pianeta si combatte a colpi di pedale: centinaia di biciclette si sono date infatti appuntamento lungo le strade di Torino "per chiedere un cambiamento, una ripartenza diversa dopo l'emergenza Covid19". Così raccontano gli organizzatori dell'evento: Fridays For Future, Extinction Rebellion e Non Una Di Meno, che fissano la partenza della pedalata cittadina "con l'obiettivo di promuovere una città più giusta, equa e #sostenibile! Una città libera dall'inquinamento asfissiante che uccide 900 persone ogni anno, una città che metta al primo posto i diritti e la salute di tutti i suoi abitanti, una città a misura di persona. Costruire una Torino diversa è possibile, ora più che mai".

La partenza è fissata alle 16 da Torino Esposizioni, per un percorso che andando da nord a sud terminerà in piazza Castello. "Sarà una pedalata tranquilla, pacifica e in sicurezza, che parlerà alle persone che passeggiano, a chi fa la spesa e a chi va a lavoro. Proveremo a coinvolgere chi ha sogni e speranze per una società migliore, chi prova rabbia e soffre in questo mondo. Andremo a contestare quei soggetti politici ed economici che, più di altri, necessitano di un cambiamento radicale nelle logiche fino ad ora adottate". 

E ancora: "Pedaleremo per un’aria che sia finalmente respirabile e che non provochi malattie e morti, per la tutela degli ecosistemi, fondamentali per la nostra stessa esistenza, perché le emissioni di gas climalteranti scendano, scongiurando gli effetti più devastanti della crisi climatica. Pedaleremo per una completa e immediata transizione ecologica del nostro modello economico e produttivo.

Pedaleremo per i diritti nel mondo del lavoro, per dare una voce a chi non ha voce ed è schiavo del capolarato, agrario e urbano, per chi lavora nel mondo della sanità senza adeguati strumenti e tutele. Pedaleremo per porre la sicurezza, la salute e la dignità di chi lavora davanti al profitto.

Pedaleremo per le vittime delle violenze di genere, aumentate durante i mesi di lockdown, e per tutte quelle persone che subiscono ogni genere di violenza o discriminazione fisica, razziale, di genere, etnica, religiosa, economica o sociale.

Pedaleremo per chiedere un sistema scolastico rifinanziato e libero dall’influenza di aziende inquinanti, per una università che non venga posta in secondo piano, ma che sia realmente accessibile e includente. 

Pedaleremo perché il diritto alla salute salute di ogni persona abbia la priorità su tutto!

Combattere per tutto questo è il primo passo per salvare noi e il pianeta su cui viviamo".

redazione

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