Una collezione di veicoli d'epoca e di lusso sequestrata dalla guardia di finanza di Genova ora in mostra al Museo dell'Automobile di Torino. Sono diciassette le vetture - 14 automobile e tre motociclette - affidate all'ente torinese in attesa di confisca e asta di vendita, risalenti alla grossa operazione internazionale "Rien be va plus" del 2018. I finanzieri erano riusciti a bloccare i traffici di un evasore fiscale che agiva tra il capoluogo ligure, Maranello, Montecarlo, la Costa Azzurra e il Regno Unito. Venti in totale i mezzi recuperati, per un valore di oltre un milione di euro.
"Tutto è cominciato nel maggio di due anni fa la con verifica fiscale nei confronti dell'indagato, un privato genovese, che si era sempre dichiarato nullatenente pur conducendo uno stile di vita altissimo e collezionando oltre 4,5 milioni di debiti con il fisco - ha spiegato il colonnello Ivan Bizio, alla guida delle indagini, nel corso della presentazione della mostra al pubblico -. Auto e moto erano intestati a soggetti terzi, come la sua compagna e altri familiari, tutti privi di occupazione o con reddito minimo, e custoditi in garage".
In seguito all'apertura della verifica, l'evasore era in procinto di vendere all'asta in due prestigiosi eventi internazionali ("Classic&Sports Car "di Montecarlo e "Goodwood Festival of Speed" nel Regno Unito) otto pezzi della sua collezione, tra cui una Ferrari, una Chevrolet Corvette e una Lamborghini Murcielago. L'operazione di sequestro preventivo, scattata immediatamente, ha permesso di recuperare tutti gli esemplari in Italia e all'estero nell'arco di una settimana.
Il prosiegui delle indagini ha anche consentito di individuare quatto immobili di pregio nel centro di Genova, intestati in maniera fittizia, tra cui un attico di 300 mq in via Mazzini.
"Dopo qualche tempo - ha spiegato Bixio -, ci siamo posti il problema della manutenzione dei veicoli, e da qui ci è venuta l'idea di rivolgerci al Museo, che ha subito accettato con gioia la proposta. Abbiamo quindi deciso di metterli a disposizione della comunità, trasmettendo anche un segnale forte della lotta all'evasione".
Attualmente il processo nei confronti dell'ex proprietario è ancora in corso, e presumibilmente l'allestimento dovrebbe permanere al Mauto per diversi mesi.
Tra i modelli fruibili dal pubblico, una leggendaria Ferrari Testarossa, una Fiat 500 Gamine Vignale e una BMW Isetta 300. "Sono gioielli italiani che in buona parte il nostro Museo non possiede, quindi ora andranno a completare il nostro percorso di visita - ha detto il presidente Benedetto Camerana -. Rappresenta un segnale ulteriore di vitalità e ci auguriamo possa attrarre molti visitatori".
"L'obiettivo - ha aggiunto il comandante provinciale della finanza di Genova, il generale Vincenzo Tomei - è di coniugare la cura della collezione con la valorizzazione del lavoro svolto a beneficio dell'erario e della collettività tutta".
Le vetture sono state affidate al Centro di restauro del Mauto, "settore d'eccellenza per la manutenzione delle macchine storiche - ha sottolineato il direttore Mariella Mengzzi -, che garantisce qualità e funzionalità nelle cure".