È morta ieri, 26 luglio, a Torino, all'età di 83 anni, l'attrice e doppiatrice Claudia Giannotti. Dopo aver esordito a soli sei anni con una piccola parte nel film «Nessuno torna indietro» (1943) di Alessandro Blasetti, Giannotti si diplomò all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, debuttando come attrice teatrale nel 1961 con la compagnia di Andreina Pagnani in «Il giardino dei ciliegi».
Proseguì poi la carriera con il Teatro Stabile dell'Aquila e il Teatro Stabile di Roma, recitando in importanti messinscene come «L'uomo, la bestia e la virtù» di Luigi Pirandello, «Orestea» e «Utopia» dirette da Luca Ronconi, «Pianola meccanica» insieme a Marcello Mastroianni, «Amleto» ed «Edipo re» diretti da Gabriele Lavia.
Giannotti è stata anche attrice cinematografica e televisiva partecipando, soprattutto tra la fine degli anni '60 e i '70 a diversi film e sceneggiati. Fu accanto ad Alberto Sordi in «Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue» (1969) di Luciano Salce, nel ruolo della dottoressa Natoli, «Il divorzio» (1970) di Romolo Guerrieri, «La cosa buffa» di Aldo Lado (1972). In tv ha recitato negli sceneggiati «Un certo Harry Brent» (1970), «Chi?» (1976), «Delitto all'isola delle capre» (1978), «Il bello delle donne» (2000). Dalla fine degli anni '70 Claudia Giannoti è stata attiva soprattutto come doppiatrice.
Così la ricorda il Teatro Stabile di Torino: "Una signora della scena, un talento straordinario unito a un’eccezionale lucidità intellettuale e morale, un amore forte e duraturo per il teatro, un esordio precocissimo che l'ha condotta a una carriera lunga e di alto profilo".
"Vogliamo ricordarla - prosegue l'ente diretto da Filippo Fonsatti - soprattutto attraverso l’amore per la pedagogia, che l’ha portata a insegnare per molti anni alla Scuola del Teatro Stabile fin dalla fondazione ad opera di Ronconi, la ferrea disciplina, il suo orgoglio e la sua autorevolezza nei confronti di un professione difficile e spesso sottovalutata, la grandissima ironia".
"Claudia Giannotti - conclude la nota - ha abbinato una profonda cultura a schiettezza e sincerità nei rapporti di lavoro e personali, improntati anche a una vivida consapevolezza e alla difesa del proprio essere attrice. Una figura carismatica che ha lasciato un segno importante nella storia del teatro italiano del secondo Novecento".
I funerali avranno luogo mercoledì 29 luglio con partenza dalla Casa di Riposo Ebraica di Torino, mentre la sepoltura avverrà nel cimitero di Campobasso, dove l'attrice era nata il 19 febbraio 1937.