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Economia e lavoro | 04 agosto 2020, 15:13

Il latte di mucca fa bene alla salute degli anziani: lo dicono anche gli esperti di Nutrients

Il prodotto di tipo A2 ha ottenuto la pubblicazione della ricerca svolta dal CNR-ISPA, CREA con Polo Agrifood e promossa da Centrale del Latte d’Italia con il sostegno di Regione Piemonte

Il latte di mucca fa bene alla salute degli anziani: lo dicono anche gli esperti di Nutrients

Nutrients, rivista scientifica internazionale specializzata in ricerche sugli aspetti della nutrizione, ha pubblicato i risultati della ricerca, da cui emerge che un tipo di latte commercializzato dalla torinese Centrale del Latte (in particolare "Laatte Tapporosso") migliora la salute intestinale degli anziani. 

Un traguardo importante per lo studio durato 24 mesi, che è culminato con il lancio sul mercato piemontese del primo latte fresco pastorizzato in Italia, caratterizzato dalla presenza della beta-caseina unicamente A2 e con una “digeribilità migliorata”.


Lo studio, ha rivelato infatti un impatto positivo del consumo di latte vaccino, in particolare di tipo A2, sullo stato di benessere intestinale in confronto a diete controllo non contenenti latte. Il latte A2 ha mostrato effetti benefici sia sul sistema immunitario, sia sulla morfologia della mucosa intestinale. Inoltre, si è osservato che il consumo di questo latte favorisce la produzione di acidi grassi a catena corta durante la fermentazione microbica intestinale.

In conclusione, l'integrazione con latte vaccino di tipo A2 sembra contrastare parzialmente l'effetto dell'invecchiamento sulla salute dell'intestino, in particolare a livello del duodeno. Pertanto, il consumo di latte di tipo A2 può essere suggerito come una strategia adeguata a migliorare la salute dell'intestino nella popolazione, in particolare anziana.

Il progetto PROLAT, costato 611.000 euro, di cui 263.000 finanziati con il contributo della Regione Piemonte, rientra nell’ambito del programma POR FESR 2014-2020 della Regione Piemonte, che ha visto la collaborazione tra CREA, il Centro Ricerca Alimenti e Nutrizione di Roma, il Centro Ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari di Torino, l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR di Torino, l’Università di Torino e quella di Pisa, con il supporto del Polo Agrifood Piemonte e la partnership di Laemmegroup srl.

comunicato stampa

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