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Attualità | 09 agosto 2020, 05:51

I Dioscuri che proteggono i naviganti e a Torino guidano il sovrano vegliando su Piazza Castello

La storia di Castore e Polluce, gemelli in cielo e statue beneauguranti all'ingresso di Palazzo Reale

I Dioscuri che proteggono i naviganti e a Torino guidano il sovrano vegliando su Piazza Castello

Vi siete mai chiesti chi rappresentino quelle due statue sopra la cancellata di Piazza Castello? Sono i Dioscuri: si chiamano Càstore e Pollùce, e sono figli di Zeus e Leda: Zeus si innamora di Leda, per unirsi a lei, visto che era già sposata con Tindaro re di Sparta, si trasforma in cigno. Nella stessa notte però Leda si unisce anche a suo marito, quindi 9 mesi dopo, fa due uova. E nascono così Castore e Polluce.

Entrambi i maschietti erano legatissimi e facevano tutto insieme, ma avevano natura diversa: Polluce era immortale come suo padre Zeus, Castore era mortale come suo padre Tindaro. Ovviamente a un certo punto Castore muore ferito in un duello, Polluce si dispera e chiede a Zeus di renderlo immortale come lui: Zeus lo accontenta e trasforma entrambi nella costellazione dei Gemelli. In questo senso, sin dall'antichità, Castore e Polluce erano ritenuti protettori dei giovani, dei soldati, ma soprattutto dei cavalieri e dei naviganti: essendo associati ai Gemelli e alla comparsa della stella Sirio (che però è una stella della costellazione del Cane Maggiore) nel cielo di primavera, aiutavano a orientarsi e a trovare la via giusta.

Sin dall'antichità nella poesia greca lo Stato fu paragonato a una nave, che poteva essere in acque tranquille o agitate: tutto stava al timoniere saperla guidare bene anche attraverso le burrasche. Essendo Castore e Polluce protettori dei naviganti, erano anche coloro che proteggevano il sovrano (pensa alle statue di Castore e Polluce al Campidoglio a Roma), motivo per cui vengono associate agli ingressi dei palazzi. La cancellata coi Dioscuri la fa fare Carlo Alberto dopo aver abbattuto il padiglione seicentesco, per inaugurare una nuova stagione di collaborazione tra il sovrano e il popolo: non una chiusura, ma una barriera che lasciava vedere da una parte e dall'altra. Così Castore e Polluce sono un po' una garanzia, in periodo neoclassico di ripresa della mitologia greca e romana dal punto di vista iconografico, del fatto che il re sia saggio e abile a guidare la nave dello Stato. Nessun motivo di pensare quindi che la loro posizione lì sia strana, e se uno ha una stella e l'altro no, è perché uno è immortale e l'altro no. Voi chi dei due vorreste essere?

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