Lo avevano annunciato a inizio agosto, dopo il quarto incontro tenuto negli ultimi mesi con la giunta Cirio, a seguito dell'emergenza Coronavirus, e oggi, 2 settembre, le nuove comunicazioni non si sono fatte attendere. Il coordinamento Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo in Piemonte ha fatto sapere dell'apertura tra Regione e Inps di un protocollo "per riconoscere un bonus regionale a erogazione diretta" per operatori del settore subordinati, parasubordinati e intermittenti. Una richiesta avanzata a più riprese, che rappresenta ora una prima, grossa vittoria da cui andare avanti per il riconoscimento di pieni diritti e garanzie.
Domani gli assessorati alla cultura e al lavoro dovrebbero comunicare la data del prossimo incontro che, come già annunciato il mese scorso dai lavoratori, vedrà in simultanea una nuova mobilitazione regionale di piazza.
Perché se risale al 7 agosto l'attivazione del Bonus Cultura da 700 a 1000 euro a fondo perduto - valido fino al 31 ottobre e rivolto a fotografi, guide turistiche, traduttori e operatori culturali - è sul campo del presidio fisico, territoriale che continua a giocarsi la battaglia.
"Sotto al palazzo della Regione - scrivono su Facebook i lavoratori, annunciando la manifestazione imminente - dobbiamo essere tante e tanti e, come da mesi a questa parte, farci vedere, far vedere che esistiamo, far sentire la nostra voce e dimostrare che i nostri diritti e le nostre tutele non sono più rimandabili. Combattiamo ed alziamo la testa oggi per non abbassarla mai più. Uniti e determinati".
Venerdì 4 settembre ci sarà intanto l'incontro decisivo con Inps per definire metodi e criteri di accesso al bonus. Ma anche la prossima settimana non mancheranno i giorni da cerchiare sul calendario. Mercoledì 9 una rappresentanza piemontese si unirà simbolicamente alla manifestazione indetta dalle maestranze venete nel corso della Mostra del Cinema di Venezia, chiedendo al direttore Alberto Barbera di assegnare, quest'anno, il Leone d'Oro proprio ai lavoratori dello spettacolo in grosse difficoltà economiche da inizio marzo.