"Se qualche scuola ha misurato la febbre agli studenti come ha chiesto Cirio, non lo ha fatto certo grazie ai termometri finanziati dalla Regione; nonostante i proclami, le conferenze stampa e i post sui social, neppure un euro dei 500mila promessi dalla Giunta sono stati versati alle scuole. Zero domande, zero iban, zero termometri". La conferma arriva indirettamente dall’Assessore Marco Gabusi, che ha risposto all’interrogazione urgente di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
"Cirio e la sua Giunta hanno creato una gran confusione – prosegue Grimaldi – a partire dalla promessa di mettere un medico in ogni scuola, possibilità prontamente smentita da Icardi, passando per gli annunci di nuovo stanziamenti per dotare ogni istituto scolastico di termoscanner, fino ad arrivare al balletto delle ordinanze nelle quali Cirio raccomandava alle scuole di misurare la febbre agli studenti prima dell’inizio delle lezioni, idea che ha fatto infuriare tutto il mondo della scuola, specie per l’intempestività della proposta, arrivata a soli tre giorni dall'inizio delle lezioni e dopo che ogni istituto aveva messo a punto un suo programma di rientro consono alle linee guida ministeriali".
"Oggi abbiamo la conferma che nessun termometro è stato pagato dalla Regione Piemonte anche perché la delibera di stanziamento è di venerdì scorso, a sole 72 ore dal suono della prima campanella; insomma – conclude Grimaldi – da parte di Cirio c’è stata solo propaganda".
L'assessore Gabusi ha difeso l'operato di Cirio, ammettendo che per molte scuole il contributo sarà un rimborso per acquisti già effettuati in precedenza. "L'ordinanza della giunta - ha poi spiegato - è stata comunque fatta per tutelare la salute dei bambini e delle famiglie, così come le scuole che si sono preventivamente dotate di termoscanner lo hanno fatto per tutelare la salute di tutti".