Il CED (Centro Elaborazione Dati) della Motorizzazione è bloccato da sabato e i Centri di Revisione piemontesi parlano di situazione disastrosa.
"Il sistema è completamente bloccato da giorni e tutti gli operatori non possono procedere con l'assistenza ai veicoli - spiega il presidente regionale di CNA Servizi alla Comunità (autoriparatori) Francesco Circosta -. Siamo costretti a chiedere ai clienti di venire a riprendere i mezzi perché i documenti sostitutivi al libretto di circolazione che noi rilasciamo sono temporanei, durano pochi giorni, e non permettono di circolare se sono scaduti. Non so come definire questa situazione senza parlare di completo disastro".
Nella giornata di oggi la direzione generale del Ministero dei Traporti si riunisce con le associazioni datoriali e Circosta aggiunge: "Come CNA apprezziamo la disponibilità della Motorizzazione a creare un tavolo tecnico per valutare le procedure e le soluzioni informatiche di snellimento che noi chiediamo da tempo”.
“La CNA piemontese è da oltre un anno che chiede interventi a favore dei Centri di Revisione nel rapporto con la Motorizzazione. Abbiamo promosso a inizio 2020 azioni nei confronti dei parlamentari locali perché pensiamo che la questione vada risolta a livello nazionale. Proprio per questo riteniamo che sia il tavolo tecnico la sede opportuna in cui si possano trovare le soluzione a un problema che va avanti da troppo tempo. E da tutto il territorio appoggiamo le proposte che i nostri rappresentanti porteranno ai tavoli col Governo”, ha aggiunto il presidente della CNA Piemonte Fabrizio Actis.
“Sul fronte delle revisioni – aggiunge Silvano Favi, presidente CNA FITA (autotrasporto) Piemonte – la nostra associazione ha già chiesto un incontro per ottenere chiarimenti rispetto allo slittamento delle scadenze in periodo di lockdown. I tempi di prenotazione già lunghi ad esempio sulla Motorizzazione di Torino, sono ulteriormente gravati dalla confusione sulle proroghe concesse post-Covid e che si aggiunge ai lunghi tempi di attesa e a questi disservizi del sistema. Occorre intervenire al più presto soprattutto per coloro che lavorano con l’estero e che non possono operare”.