Non chiamatelo “ex cimitero” ma “polo multidisciplinare”: San Pietro in Vincoli è infatti al centro di un ambizioso progetto di recupero architettonico, sviluppo artistico e molto altro, ribattezzato (S)vincoli culturali e vincitore del bando “I luoghi della cultura” di Compagnia di San Paolo.
Lo storico complesso settecentesco, situato nel quartiere Aurora, verrà riqualificato grazie alla collaborazione con compagnie teatrali già attive nell'area e associazioni del territorio: “La zona - spiega la project manager Cristina Favaro – ha attrattive sociali, culturali e formative notevoli ma è priva, rispetto a Borgo Dora, di un polo multidisciplinare in grado di dialogare con i circuiti e le comunità già presenti nelle vicinanze. Il nostro obiettivo è quello di rendere lo spazio accogliente e di pianificare una programmazione dedicata all'avvicinamento di nuovi pubblici”.
I contenuti proposti avranno uno spazio centrale grazie a una diversificazione dell'offerta in grado, secondo i promotori, di coinvolgere la cittadinanza. A proposito, le compagnie teatrali Acti, Il Mutamento e LabPerm hanno dato vita all'associazione di secondo livello Spvzt (acronimo di San Pietro in Vincoli Zona Teatro, ndr): “Siamo nati - dichiara il suo presidente Domenico Castaldo – nel 2017, su spinta della Giunta Comunale, con l'intenzione di coordinare le attività svolte. Il progetto ripensa l'attività di teatro come mezzo per arrivare alle persone”.
Il lavoro sull'ex cimitero soddisfa la Città stessa: “Abbiamo fatto in modo - commenta l'assessora alla cultura Francesca Leon – che le tre compagnie lavorassero insieme pur conservando la propria identità. L'interazione con lo spazio e con il territorio circostante trasformerà San Pietro in Vincoli in un punto di riferimento permeabile e aperto del quartiere, da portare avanti nel lungo periodo con la ricerca di ulteriori risorse”.
Il recupero architettonico, a cura di un team composto da Valeria Cottino, Elena Maria D'Agnolo Vallan e Chiara Rigotti, avrà infine come focus il restauro degli intonaci, la realizzazione di un percorso verso il giardino posto sul retro, l'apertura delle mura perimetrali anche su Canale Molassi e l'installazione di un impianto di illuminazione in grado di valorizzare l'aspetto monumentale del complesso e le attività teatrali svolte al suo interno.