“Non è servita la prima ondata per imparare dai propri errori, la seconda ondata del Covid in Piemonte è travolgente; l’aumento esponenziale dei nuovi casi e dell’emergenza riguarda ormai tutte le regioni, ma il Piemonte rischia a breve il collasso”, commenta Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.
“Siamo indietro di poco più di una settimana rispetto alla situazione in Francia – prosegue Grimaldi – e siamo ormai tra i più grandi focolai dell’Italia: gli Ospedali sono già sotto stress, le terapie intensive arriveranno al punto di saturazione nel giro di 20-30 giorni e la situazione è destinata a peggiorare. Cirio si assuma le proprie responsabilità e dica con chiarezza al Governo che è pronto ad adottare misure ancora più drastiche per fermare i contagi”.
“Basta ricordare i numeri dei primi giorni di marzo e quelli della fine di quel mese – prosegue Grimaldi: già allora il lockdown diede i suoi frutti dopo un po’, perché i tempi di reazione della curva sono lunghi e non rallenta immediatamente. L’unico modo per costringerla a fermarsi è sempre lo stesso: impedire che le persone vengano a contatto tra di loro. Possiamo forse scegliere tra lockdown generazionale o generale, ma c’è poco altro da fare. Intanto – conclude Grimaldi – individuiamo immediatamente un luogo (come l’Oval-Lingotto), che sia vicino ai più importanti ospedali della città, per replicare l’esperienza delle OGR e decongestionare gli ospedali piemontesi. È già tardi non perdiamo altro tempo”.