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Sanità | 02 novembre 2020, 14:01

Gli eroi dimenticati e ora aggrediti, infermiere preso a testate al San Giovanni Bosco: “Siamo stufi”

Setto nasale rotto e operazione per un infermiere. Ad aggredirlo un uomo, poi arrestato dalla polizia: "Visitatemi, basta questa scusa del Covid…"

Tenda pre triage al San Giovanni Bosco

Tenda pre triage al San Giovanni Bosco

Gli eroi sono stati dimenticati. Nel giorno in cui la rabbia degli infermieri scende in piazza, dall’ospedale San Giovanni Bosco arriva la notizia dell’ennesima aggressione subita dal personale sanitario.

L’episodio di violenza è avvenuto negli scorsi giorni, nella tenda pre-triage del pronto soccorso, intorno alle 23: un uomo, già visitato il giorno prima per un dolore al petto, è ritornato per farsi visitare dai medici dell’ospedale, nonostante solo 24 ore prima gli avessero già raccomandato una terapia domiciliare per un dolore epigastrico. Sin da subito il soggetto si è mostrato aggressivo con l’infermiere che l’ha accolto, rispondendo con poca collaborazione e molta irritazione alle ormai consuete domande necessarie per capire se il paziente può essere o meno positivo al Covid-19.

Con questa scusa del Covid non volete visitarmi”. E ancora: “Imparate a fare il vostro lavoro” ha urlato con rabbia l’uomo all’infermiere, prima di colpirlo con una violentissima testata in pieno volto senza apparenti motivi. Il risultato? Setto nasale rotto, operazione necessaria e 30 giorni di prognosi per l’operatore sanitario aggredito. La guardia fuori dalla tenda, immediatamente intervenuta, ha bloccato il paziente che è stato successivamente arrestato dalla polizia per lesioni personali e denunciato in stato di libertà per il possesso di un coltello che aveva con sé. “Al di là dell’episodio, che è indegno, sono amareggiato: siamo lì per aiutare le persone, ma ogni giorno ci troviamo a vivere simili situazioni” racconta l’infermiere aggredito. “Veniamo denigrati, insultati, ma ora siamo arrivati al culmine” conclude. 

Due le volanti intervenute per riportare la calma al San Giovanni Bosco, un ospedale che vede i casi di violenza verso medici e infermieri aumentare di giorno in giorno: solo questa settimana, infatti, le forze dell’ordine sono dovute intervenire per cinque volte. Solo qualche giorno fa, invece, una signora è entrata nella tenda per filmare l'assenza di pazienti. Peccato che si trovasse nello spazio pre triage, quello pensato per dividere i percorsi sicuri dai non sicuri, vuoto sino all'arrivo di ogni singolo paziente. Le continue e a volte inutili richieste d’accesso al pronto soccorso, unite alla carenza di personale sanitario e al negazionismo di alcuni cittadini, hanno creato un mix esplosivo, amplificato dalle recenti tensioni. A farne le spese chi questa battaglia l’ha combattuta in prima linea sin dal primo giorno: medici e infermieri. 

Andrea Parisotto

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