"Ieri notte negli androni e nelle scale delle case Atc di via Monti a Chieri sono comparse per mano dei “soliti” ignoti scritte ingiuriose e minacciose, contro le persone che da anni cercano di recuperare gli stabili e di denunciare i numerosi problemi in particolare quello della microcriminalità e dello spaccio (“no snitch” no spie)", denuncia la Consigliera comunale Rachele Sacco di Progetto per Chieri - Salviamo l'Ospedale insieme.
"Purtroppo, noi lo sapevamo che sarebbe successo, lo abbiamo denunciato tante volte, non ultima nel corso del consiglio comunale del 29/30 ottobre quando avevamo (io e il consigliere Varaldo) proposto attraverso una mozione di aprire un tavolo per mettere a confronto l’agenzia delle Atc, Comune, forze dell’Ordine e condomini per evidenziare e risolvere i veri problemi delle case di Via Monti".
"Ovviamente la mozione è stata respinta perché secondo la consigliera Manuela Olia: "E’ sufficiente l’attività dell’assessorato e i problemi delle Atc non richiedono un tavolo allargato a molte persone", o meglio proprio ignorare la situazione per dirla come la consigliera Maria Tagliavia "fargli cadere addosso lo stigma del quartiere critico, con microcriminalità e spaccio, danneggia i residenti e danneggia anche i loro investiment", per cui non bisogna dire che ci sono problemi così non diminuisce il valore delle case, tanto per la Tagliavia "questi problemi ci sono in tutti i quartieri e non è questo il modo di risolverli".
"Per cui aspettiamo di capire dall’Amministrazione comunale come risolvere i problemi della criminalità in via Monti, perché il problema c’è ed esiste e i cittadini onesti che abitano nelle Atc hanno diritto a vedersi protetti, hanno diritto a vedere gli spacciatori e i criminali puniti e allontanati dai condomini e dal quartiere, hanno diritto alla serenità e alla sicurezza al pari di qualsiasi altro cittadino chierese e più di tutto hanno diritto ad essere ascoltati ed aiutati, non a vedere sempre minimizzati ed ignorati i problemi che li riguardano".
"Come ho riferito in consiglio, io non mi voglio bendare gli occhi davanti al problema e da consigliere continuerò a raccogliere le denunce dei cittadini e a farmene carico e portarle all’attenzione del Consiglio, degli assessori, del Sindaco e di tutte le istituzioni necessarie fino a vederli risolti", conclude Rachele Sacco.