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Canavese-Caselle | 08 novembre 2020, 16:14

Avetta: "La situazione Covid in Canavese è critica. La Regione recuperi le strutture ospedaliere abbandonate"

L'appello del consigliere regionale del Pd al presidente Alberto Cirio e all'assessore alla Sanità Icardi

Foto d'archivio

Foto d'archivio

Il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta ha presentato un’Interpellanza per capire come la Regione Piemonte ha intenzione di reperire posti letto in Canavese e per conoscere le intenzioni sulle strutture ospedaliere dismesse di Castellamonte e Chivasso.

“Fanno bene i sindaci canavesani a denunciare la drammatica situazione in cui sono costretti a lavorare gli operatori sanitari, tra turni infiniti e tanti colleghi contagiati - dichiara -. Negli ospedali mancano i posti letto ed il personale medico ed infermieristico per garantire a tutti l’assistenza adeguata. E mentre assistiamo sbalorditi alla rincorsa frenetica per allestire nuovi reparti di accoglienza dei pazienti Covid, vorremmo conoscere le intenzioni della Regione su due delle tante strutture che giacciono di fatto abbandonate: l’ospedale Civile di Castellamonte e l’ex ospedale di Chivasso. Per questo ho presentato un’Interpellanza riprendendo la richiesta d’incontro che il Sindaco Pasquale Mazza ha rivolto al Presidente Cirio al fine di valutare ogni possibile utilizzo della struttura di Castellamonte”.

In sostanza, Avetta vuole conoscere il futuro dei presidi sanitari di Castellamonte e Chivasso.

“Oggi l’emergenza è ormai drammatica ed è stato sprecato troppo tempo nei mesi passati. A marzo, durante la prima ondata, gli amministratori del territorio avevano avanzato la proposta di un riallestimento  dell’ospedale di Castellamonte per ospitare pazienti Covid-19. Forse valeva la pena di prenderla in considerazione. E prima o poi bisognerà pur rivalutare con attenzione costi e benefici della messa norma di questi presidi in tutto o in parte dismessi. Perché se è probabile che ci dovremo attendere una terza ondata, ora – e non fra qualche mese – è necessario programmare e decidere su cosa investire per non farci più trovare impreparati come sta accadendo in questi giorni. E in questo senso continuo a pensare che le strutture di Chivasso e Castellamonte potrebbero rivelarsi molti utili”, aggiunge.

“Continueremo a incalzare Cirio e Icardi affinché quanto prima si faccia un ragionamento complessivo sul nostro modello sanitario territoriale eporediese, che vuol dire realizzare il nuovo ospedale di Ivrea senza dimenticare le strutture di Cuorgnè e di Castellamonte. Perché è evidente che avremo bisogno di ospedali moderni ed efficienti in cui concentrare le alte complessità, e, al contempo, un modello territoriale sempre più integrato anche con la realtà di Chivasso. Tuttavia mi pare altrettanto chiaro che, ad oggi, non siamo stati ascoltati. Ora attendiamo la risposta a questa ennesima Interpellanza: la situazione è molto critica, e mi auguro davvero, per il bene di tutti, che l’assessore Icardi incominci ad ascoltare qualche suggerimento dei sindaci e dei medici che, ogni giorno e sul campo, vivono questa drammatica emergenza”.

redazione

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