Oltre metà dei dipendenti della Primotecs di Villar Perosa ha approvato l’accordo sulla contrattazione di secondo livello, raggiunto dalle rsu.
Ieri hanno votato in 308 su 426 e in 234 si sono detti favorevoli, i contrari sono stati 69, mentre le schede bianche 4 e le nulle 1.
L’azienda, dopo un primo confronto con i sindacati, aveva deciso unilateralmente di cancellare la contrattazione di secondo livello, per risparmiare circa 3milioni di euro l’anno tra gli stabilimenti di Avigliana e Villar Perosa. Poi ha deciso di sedersi di nuovo al tavolo e rinegoziare sul alcune voci. Per esempio la maggiorazione del lavoro notturno eccedente il contratto collettivo nazionale, dal primo gennaio 2021 viene ridotta al 55% per il terzo turno, mentre il rimborso del costo dell’abbonamento del bus scende all’80% per il 2021 e al 60% per il 2022, così come vengono cancellati i premio di anzianità per i 30, 35, 40 e 45 anni, ma viene conservato quello per i 25, senza però conteggiare il prossimo biennio per la sua maturazione.
«L’accordo è frutto della disponibilità dell’azienda di rimettersi al tavolo e del confronto tra lavoratori durante gli scioperi dei giorni scorsi – commenta Fabrizio Beltramo, rsu Fali –. Ora bisogna tornare in unione industriale e inserire quest’intesa all’interno del quadro del piano industriale dell’azienda che si impegnava a non fare licenziamenti collettivi per due anni».
Arcangelo Montemarano, responsabile del Pinerolese della Fim-Cisl, è soddisfatto: «Ha prevalso il buonsenso. I lavoratori hanno capito che, in caso contrario, avrebbero dovuto rinunciare a tutto, così invece c’è un punto di partenza e nei prossimi anni cercheremo di recuperare quanto è stato cancellato – argomenta –. È anche importante il fatto che a Villar Perosa si siano fatti due referendum, cosa che ad Avigliana non è successa».