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Cultura e spettacoli | 14 novembre 2020, 18:53

Primo Levi in dialogo con il contemporaneo: da Parigi a Torino, una riflessione sul dolore ieri e oggi

Il Centro Internazionale di Studi Primo Levi inaugura una serie di incontri a tema, confrontandosi con l'analogo ente francese. Lunedì 16 e martedì 17 novembre si parla di forme di tortura e violenza imposta

Primo Levi in dialogo con il contemporaneo: da Parigi a Torino, una riflessione sul dolore ieri e oggi

L'autore di Se questo è un uomoin dialogo con l'orizzonte culturale e sociale del nostro presente. E' la nuova proposta del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino, che inaugura una serie di riflessioni mirate sull’opera dello scrittore, mettendola di volta in volta in relazione con esigenze e domande poste in vari ambiti della vita odierna.

Una scelta, quella del dialogo, dettata dalla dimensione predominante dell'atteggiamento di Levi e del suo modo di pensare, sin dai primi testi sulla tragedia del lager, e poi lungo tutto l’arco del suo impegno di testimonianza e scrittura.

L’intensità del rapporto con tanti lettori di generazioni diverse ha contribuito a conferirgli i caratteri di un classico della letteratura e del pensiero contemporanei, ed è proprio per questo che il Centro selezionerà di anno in anno luoghi e temi specifici a partire dai quali impostare nuovi incontri e nuove scoperte. 

Ogni Dialogo Primo Levi si svolge nel confronto fra due punti di vista: quello che può emergere dallo studio di una realtà particolarmente significativa del nostro mondo, dalle sue esigenze e dalle sue originali sollecitazioni, e quanto può risultare da un’analisi attenta del modo in cui Levi ha affrontato quel tema, o problemi a esso riconducibili, nel suo itinerario di osservatore attento della condizione umana.

Il primo, dal titolo "Le parole del dolore", si svolgerà in modalità online, suddiviso in due sessioni: lunedì 16 novembre, dalle 17,30 alle 19,30, e martedì 17, dalle 17,30 alle 20

Interlocutore privilegiato di questo primo appuntamento sarà il Centre Primo Levi di Parigi, un’istituzione impegnata da venticinque anni nel lavoro di cura dei torturati - molti provenienti dai paesi dell’Africa o dell’Asia - e di testimonianza sulla tortura nella società contemporanea

Le sofferenze che la tortura lascia su una persona sono evidenziate talvolta da cicatrici, talvolta da disabilità, altre volte ancora da danni irreparabili a organi e parti del corpo fisico ma incidono l’anima della persona nel profondo. Come ci ricorda Levi, le violenze psicologiche subite marchiano in modo permanente le persone che ne sono state vittime e che vanno aiutate per quanto è possibile, a riacquistare serenità e fiducia in se stesse e negli altri.

Nel Dialogo saranno messi a confronto il punto di vista che emerge da un’esperienza consolidata nel rapporto con chi ha patito violenze estreme, su come si manifesta la tortura oggi, sulle implicazioni che questa realtà ha nelle nostre società e su come sia possibile farvi fronte rompendo il silenzio che, tanto sul versante delle vittime, quanto su quello della vita sociale, tende a inchiodare nella sofferenza e a bloccare un’adeguata consapevolezza.

Dall’altro, ci sono le riflessioni che Levi ha proposto nella sua opera, a partire dall’esperienza del di Auschwitz, ma non solo, sul tema della violenza imposta e sul dolore (basti pensare alle osservazioni sulla “violenza inutile” sviluppate ne I sommersi e i salvati).

Di seguito il programma completo.

Prima sessione

16 novembre dalle ore 17.30 alle 19.30

diretta Youtube- www.primolevi.it/it/dialoghi-primo-levi

Partecipano: 

Nathalie Dollez, psicologa/psicanalista, Centre Primo Levi di Parigi 

Beatrice Patsalides Hofmann, psicologa/psicanalista, Centre Primo Levi di Parigi 

Fabio Levi, già professore di Storia contemporanea, Università di Torino

Seconda sessione

17 novembre dalle ore 17.30 alle 20.00

diretta Youtube su www.primolevi.it/it/dialoghi-primo-levi

Partecipano: 

Roberto Beneduce, professore di Antropologia presso l’Università di Torino; 

Carlo Bracci, socio fondatore di Associazione Medici contro la tortura;

Luciana Breggia, Presidente della Sezione specializzata immigrazione e protezione internazionale presso il Tribunale di Firenze; 

Francesca Mannocchi, giornalista dell’Espresso;

Michele Rossi, Direttore del Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale di Parma;

Maurizio Veglio, avvocato socio dell’Associazione Studi Giuridici Immigrazione (ASGI)

Interverrà Annalisa Camilli, giornalista di "Internazionale" 

Durante questa sessione il pubblico potrà rivolgere domande ai relatori e agli esperti che partecipano al dibattito. 

Ulteriori informazioni sui contenuti e sulle modalità di accesso on line agli incontri sono disponibili sul sito www.primolevi.it/it/dialoghi-primo-levi

Manuela Marascio

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