A Torino nasce la prima rete ufficiale di “portierati di quartiere”: a rendere questa tipologia di intervento strutturale al proprio modo di intendere il rapporto con la cittadinanza è la Circoscrizione 4, in collaborazione con l'associazione La Casa delle Rane e le cooperative Stranaidea, Valpiana e Acli Solidarietà.
I punti, già aperti o in attesa di riaprire in sinergia, che verranno inseriti in questa progettualità saranno quattro: la casa del quartiere +Spazio4 di via Saccarelli 18 (quartiere San Donato), la Casa di Accoglienza Notturna di via Carrera 181 (Parella), il centro per il protagonismo giovanile Cartiera di via Fossano 8 (basso San Donato) e le case Atc di corso Lecce: “Vogliamo portare avanti - annuncia il presidente circoscrizionale Claudio Cerrato – una politica di aiuto e accompagnamento alla fragilità sul nostro territorio, non solo guardando alla pandemia in corso ma strutturando progetti che possano evolversi nel tempo e azioni più attive che aderiscano a percorsi di empowerment da sviluppare nei prossimi mesi”.
I portierati di quartiere offriranno diversi servizi alla cittadinanza: “L'idea - spiega il presidente di La Casa delle Rane Fernando Spalletta – si ispira ad esperienze nazionali e internazionali già consolidate e punta a ridare lustro alla tradizionale figura del 'portinaio', cercando di proiettarla su un territorio allargato. Nel caso specifico ricoprirà un'importante funzione relazionale, di prossimità e presidio attraverso il ritiro pacchi, l'offerta di supporto nell'utilizzo di portali per l'ottenimento di documenti o certificati, il pagamento di bollette, il disbrigo di commissioni e molto altro. La costruzione di questa sinergia punta a dare un'immagine coordinata, amplificare la riconoscibilità del servizio e condividere competenze”.
Molto particolare, a proposito, è l'esperienza della Casa di Accoglienza Notturna di Via Carrera, gestita da Stranaidea: “Abbiamo l'intenzione – dichiara Silvia Guerra – di cambiarne l'immagine facendola diventare un punto di riferimento per tutto il territorio: dopo la collaborazione con il Jazz Festival e l'organizzazione dei 'pranzi dei vicini', coinvolgeremo le persone che usufruiscono del dormitorio, portatori di storie, saperi e competenze da mettere in campo nel portierato”.