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Attualità | 15 dicembre 2020, 18:40

Torino, un milione di euro per dare nuova vita alle sponde della Dora

Lanciato il bando del progetto ToNite, per finanziare iniziative ad alto impatto sociale in grado di agire sulla sicurezza principalmente nelle ore notturne

con il progetto ToNite un milione di euro per dare nuova vita alle sponde della Dora

un'immagine notturna della Dora

Un milione di euro: è questa la cifra destinata dal progetto ToNite, promosso dalla Città di Torino per la realizzazione di iniziative e servizi in grado di dare nuova vita alle sponde della Dora, specialmente nelle ore serali e notturne.

Il bando, lanciato oggi, è rivolto a organizzazioni del terzo settore, imprese e scuole pubbliche e fa parte del programma europeo Urban Innovative Actions nell'ambito della sicurezza urbana.

ToNite è particolarmente concentrato nel coinvolgimento delle comunità attive nelle zone di riferimento: “Abbiamo privilegiato - spiega l'assessore all'innovazione Marco Pirontiuna metodologia focalizzata sulla partecipazione di chi oggi vive quel territorio e di chi deciderà di andarci presto, anche per lavorare o per fare i propri interessi. Durante questi mesi non ci siamo fermati ma abbiamo avviato una ricerca e un confronto: questo milione verrà investito in progettualità che agiscano sulla percezione della sicurezza e sulla vivibilità”.

Il Comune garantisce anche lo stanziamento di ulteriori risorse: “Questo progetto - aggiunge l'assessore a decentramento e periferie Marco Giusta - agisce su una zona problematica adottando un approccio nuovo, in grado di immaginare l'utilizzo dello spazio pubblico attraverso progettualità rispondenti ai bisogni espressi.  Un altro milione e mezzo verrà investito per interventi di rigenerazione urbana  in un territorio ricco di associazioni e comitati di diverso tipo”.

I fondi verranno ripartiti tra i quartieri Aurora (760 mila euro) e Vanchiglia (240mila euro), con focus particolare sui ponti Mosca e Carpanini, sul Campus Luigi Einaudi dell'Università di Torino e sull'adiacente viale Ottavio Mai: “L'obiettivo - prosegue Giusta – è quello di creare luoghi luminosi e sicuri, immaginando un futuro ricco di progetti culturali, economici, sociali e commerciali per rendere le sponde della Dora un'area in cui tutta la città potrà ritrovarsi”.

Marco Berton

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