Mentre negli uffici della Regione si tiene il nuovo incontro per la vertenza che vede al centro i 117 lavoratori colpiti dalla messa in liquidazione (di cui almeno 47 ancora senza coperture), anche l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia ha scritto al presidente della Regione, Alberto Cirio, sul tema della Pininfarina Engineering.
Una lettera aperta, non una novità, visto che anche in molte altre vertenze l'alto prelato torinese si era esposto in prima persona al fianco dei lavoratori coinvolti (da Embraco a Comital e non solo).
"Egregio Signor Presidente della Regione - si legge nella lettera - nel giorno in cui si svolge un incontro molto importante presso la regione Piemonte dei vari soggetti coinvolti nella vicenda della Pininfarina, auspico che si trovi finalmente una soluzione che dia a tutti i lavoratori dell’azienda una concreta risposta alle loro giuste rivendicazioni e possano così trascorrere le feste del prossimo Natale serenamente nelle loro famiglie". "Con vivo saluto - conclude Nosiglia - attendo buone notizie al riguardo".
Al momento, l'azienda avrebbe proposto un reintegro per 70 dei 117 lavoratori: 25 in Pininfarina spa e gli altri 45 in una o più aziende che orbitano sul territorio e nel comparto. Intanto, da giorni ormai i dipendenti hanno dato vita a scioperi e presidi permanenti fuori dai cancelli dell'azienda, mentre oggi si sono dati appuntamento in piazza Castello per un presidio proprio davanti alla sede della Regione.